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Vitamina E: a cosa serve?

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Ultima modifica 16 Giugno 2025 Autore: Dott.ssa Aladina Pascale

La vitamina E è un composto liposolubile scoperto nel 1922 dai ricercatori Herbert Evans e Katharine Bishop, inizialmente identificato come un fattore alimentare essenziale per la fertilità nei ratti. Da allora, il termine “vitamina E” è venuto a comprendere un gruppo di otto molecole suddivise in tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna con diverse attività biologiche. Nell’uomo, la forma più attiva è l’alfa-tocoferolo, che viene selettivamente assorbita e trasportata nel plasma.

Presente in molti oli vegetali, frutta secca e verdure a foglia verde, la vitamina E svolge un ruolo cruciale nella protezione delle membrane cellulari dall’ossidazione. La sua funzione principale, infatti, è quella di agire come antiossidante naturale, in grado di neutralizzare i radicali liberi prodotti dai processi metabolici o da fattori esterni come l’inquinamento e l’esposizione ai raggi ultravioletti. Tale attività è alla base del suo impiego in numerosi ambiti, dalla medicina preventiva alla dermatologia fino all’industria cosmetica.

Considerata per decenni un semplice nutriente “accessorio”, la vitamina E ha progressivamente assunto una posizione centrale nella ricerca nutrizionale, grazie alla crescente evidenza del suo coinvolgimento in meccanismi complessi che influenzano la salute cutanea, immunitaria e cardiovascolare. Il suo studio rappresenta ancora oggi un campo in evoluzione, in cui si intrecciano biochimica, fisiologia e applicazioni cliniche.

“La vitamina E protegge il collagene dermico dalla degradazione ossidativa, contribuendo a mantenere la pelle tonica, compatta e resistente all’invecchiamento.”

Che cos’è la vitamina E?

La vitamina E è un insieme di otto composti liposolubili naturali, suddivisi in due famiglie: tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna comprendente quattro isoforme (alfa, beta, gamma e delta). Questi composti condividono una struttura chimica comune basata su un anello cromanolico, ma differiscono per la presenza e la posizione dei gruppi metilici e per la saturazione della catena laterale.

Tra tutte le forme, l’alfa-tocoferolo è la più abbondante nel sangue umano e quella biologicamente più attiva, grazie alla sua selettiva riconoscibilità da parte delle proteine di trasporto epatiche, in particolare la α-tocopherol transfer protein (α-TTP).

La vitamina E è presente nei tessuti lipidici e nelle membrane cellulari, dove agisce come scavenger di radicali liberi, interrompendo le reazioni a catena dell’ossidazione lipidica. Questo ruolo antiossidante è fondamentale per mantenere l’integrità delle membrane, proteggere le lipoproteine plasmatiche (come le LDL) dall’ossidazione e prevenire danni molecolari a livello cellulare.

Oltre alla funzione antiossidante, recenti studi hanno suggerito che la vitamina E può modulare anche l’espressione genica, l’attività enzimatica e i segnali di comunicazione cellulare, aprendo la strada a nuove ipotesi sul suo ruolo nel controllo dell’infiammazione, nella prevenzione della neurodegenerazione e nella protezione del sistema cardiovascolare.

Proprietà biologiche e benefici fisiologici

La vitamina E è un nutriente chiave nella protezione delle strutture cellulari dall’ossidazione, con implicazioni rilevanti tanto per la salute sistemica quanto per l’integrità cutanea e l’aspetto estetico. La sua azione si esprime su più livelli: protegge i lipidi di membrana, inibisce la degradazione del collagene, modula l’attività immunitaria e regola specifici segnali intracellulari.

  • Protezione del collagene e prevenzione dell’invecchiamento cutaneo

Uno dei ruoli più significativi della vitamina E riguarda la preservazione del collagene dermico, minacciato da stress ossidativo, raggi UV e inquinamento ambientale. L’attività antiossidante della vitamina E limita l’azione delle metalloproteinasi, enzimi che degradano le proteine strutturali del derma, prevenendo la formazione di rughe e la perdita di tono cutaneo. In combinazione con collagene idrolizzato o peptidi biomimetici, la vitamina E potenzia l’effetto rigenerante e rassodante di molti trattamenti cosmetici e dermatologici.

  • Rigenerazione cutanea e cicatrizzazione

La vitamina E stimola la proliferazione cellulare e accelera la riparazione tissutale in seguito a danni ambientali, abrasioni, ferite o trattamenti estetici aggressivi (laser, needling, peeling). Grazie alla sua azione antinfiammatoria, contribuisce a ridurre eritemi, rossori e edema, migliorando il comfort cutaneo nei protocolli post-procedurali.

  • Idratazione profonda e rinforzo della barriera cutanea

Rafforzando i lipidi intercellulari e migliorando la coesione corneocitaria, la vitamina E aumenta la capacità della pelle di trattenere l’acqua, contrastando la secchezza e rendendo l’epidermide più morbida, elastica e luminosa. Questo effetto è amplificato in presenza di ingredienti complementari, come ceramidi, acido ialuronico o collagene marino.

  • Fotoprotezione biologica

Anche se non agisce da filtro solare, la vitamina E fornisce una protezione biologica contro i danni provocati dai raggi ultravioletti, limitando la formazione di radicali liberi e la perossidazione lipidica indotta dall’esposizione solare. L’associazione con la vitamina C è particolarmente efficace nel migliorare la resilienza cutanea al fotoaging.

Benefici sistemici: immunità, cuore, cervello

  • Supporto immunitario

La vitamina E svolge un’importante funzione nel mantenimento dell’efficienza del sistema immunitario, in particolare nei soggetti anziani o immunocompromessi. Favorisce la proliferazione dei linfociti T, aumenta la risposta anticorpale e modula la produzione di citochine, contribuendo alla resistenza contro infezioni virali e batteriche.

  • Salute cardiovascolare

Numerose ricerche hanno mostrato che la vitamina E protegge le lipoproteine a bassa densità (LDL) dall’ossidazione, un processo centrale nello sviluppo dell’aterosclerosi. La sua azione protettiva contro la formazione di placche arteriose ha portato a ipotizzare un effetto positivo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, anche se l’efficacia dell’integrazione rimane controversa e dipendente dal contesto clinico.

  • Protezione neurologica

Le cellule neuronali, particolarmente vulnerabili ai danni ossidativi per l’elevato contenuto lipidico delle loro membrane, beneficiano dell’azione protettiva della vitamina E. La sua carenza è associata a neuropatie periferiche, atassia e, nei casi gravi, deterioramento cognitivo. Nei pazienti anziani, l’apporto adeguato di vitamina E può sostenere la funzione cerebrale e rallentare la progressione di malattie neurodegenerative.

Fonti alimentari e integrazione di vitamina E

Una dieta equilibrata e ricca di alimenti vegetali consente generalmente di soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina E. I cibi che ne contengono quantità significative sono quelli ad alto contenuto di grassi insaturi, in particolare oli vegetali, frutta secca e semi oleosi. La biodisponibilità della vitamina E è influenzata dalla presenza di lipidi nella dieta, che ne facilitano l’assorbimento intestinale.

Alimenti ricchi di vitamina E

Alimento Vitamina E (mg/100 g)
Olio di germe di grano 150,0
Semi di girasole 35,2
Mandorle 24,2
Olio di girasole 41,1
Nocciole 15,3
Olio d’oliva 14,3
Avocado 2,1
Spinaci cotti 2,0

Oltre al contenuto assoluto, è importante considerare che le forme naturali di vitamina E presenti negli alimenti (in particolare l’alfa-tocoferolo naturale, indicato come RRR-α-tocoferolo) sono più bioattive rispetto alle forme sintetiche comunemente utilizzate negli integratori (all-rac-α-tocoferolo), la cui attività è circa la metà.

Integratori di vitamina E

In soggetti con diete squilibrate, disturbi del malassorbimento (come morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica), o in fasi di aumentato fabbisogno (come durante l’invecchiamento o in caso di esposizione a elevato stress ossidativo), può rendersi utile il ricorso a integratori di vitamina E.

Essi sono disponibili in diverse formulazioni:

  • Capsule molli contenenti tocoferoli o tocotrienoli
  • Forme combinate con altri antiossidanti (es. vitamina C, selenio)
  • Preparati cosmetici orali per il sostegno della pelle, spesso abbinati a collagene idrolizzato

L’assunzione supplementare di vitamina E deve sempre avvenire sotto controllo medico, poiché dosi elevate possono interferire con la coagulazione del sangue e con alcuni farmaci (in particolare anticoagulanti orali).

Fabbisogno giornaliero di vitamina E

Il fabbisogno di vitamina E varia in base all’età, al sesso, allo stato fisiologico e alla composizione della dieta. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha stabilito valori di assunzione adeguata basati sul contenuto di alfa-tocoferolo, la forma biologicamente più attiva.

Fascia di età Fabbisogno (mg/die)
Lattanti (7–11 mesi) 5
Bambini (1–3 anni) 6
Bambini (4–6 anni) 7
Bambini (7–10 anni) 9
Adolescenti (11–17 anni) 11–13
Adulti (≥18 anni) 13
Donne in gravidanza 13
Donne in allattamento 16

Il fabbisogno può aumentare in presenza di diete ipolipidiche, condizioni di stress ossidativo cronico (es. fumo, esposizione a inquinanti), attività fisica intensa o in corso di trattamenti dermatologici e anti-aging.

Carenza di vitamina E

La carenza di vitamina E è rara nei soggetti sani con un’alimentazione adeguata, ma può manifestarsi in situazioni cliniche specifiche, come:

  • Sindrome da malassorbimento dei grassi (morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica)
  • Colestasi cronica o patologie epatiche
  • Prematurità nei neonati
  • Mutazioni genetiche rare (deficit della α-tocopherol transfer protein)

Sintomi clinici da carenza:

  • Debolezza muscolare (miopatia)
  • Neuropatia periferica con intorpidimento e formicolio
  • Atassia e difficoltà nella coordinazione motoria
  • Retinopatia pigmentosa (in casi gravi)
  • Aumentata suscettibilità alle infezioni per compromissione della risposta immunitaria

Il trattamento prevede l’integrazione mirata di vitamina E, spesso ad alte dosi, sotto stretta supervisione medica.

Eccesso e tossicità da vitamina E

La vitamina E è generalmente ben tollerata, ma un’assunzione cronica elevata, soprattutto tramite integratori sintetici, può comportare effetti avversi, in particolare se supera la soglia di 300 mg/die (pari a 450 IU circa).

Rischi associati all’eccesso:

  • Inibizione dell’aggregazione piastrinica e aumento del rischio di sanguinamento, soprattutto in soggetti che assumono anticoagulanti (warfarin, ASA)
  • Possibile interferenza con l’assorbimento di altre vitamine liposolubili (es. vitamina K)
  • Alcuni studi epidemiologici hanno suggerito una correlazione tra eccesso prolungato di vitamina E e rischio aumentato di carcinoma prostatico, ma i dati restano controversi

La soglia massima tollerabile (UL) varia nei diversi paesi; in Europa è raccomandato non superare 300 mg/die negli adulti, mentre negli USA la soglia è fissata a 1000 mg/die.

Utilizzi cosmetici della vitamina E

La vitamina E è uno degli attivi più utilizzati e studiati in cosmetologia e medicina estetica, grazie alle sue comprovate proprietà antiossidanti, emollienti e riepitelizzanti. La sua capacità di neutralizzare i radicali liberi, migliorare la funzione barriera e favorire il turnover cellulare la rende un ingrediente ideale per trattamenti volti a migliorare l’aspetto, la resistenza e la salute della pelle.

Uso topico: protezione, riparazione e idratazione

Nelle formulazioni ad uso esterno, la vitamina E viene impiegata per:

  • Idratare la pelle secca o danneggiata
  • Prevenire l’invecchiamento cutaneo fotoindotto
  • Favorire la rigenerazione di tessuti compromessi
  • Ridurre l’infiammazione e l’eritema post-esposizione solare
  • Migliorare l’aspetto di cicatrici e smagliature

La forma più comunemente utilizzata in cosmetica è l’acetato di tocoferile, un derivato stabile e meno reattivo, che viene trasformato in tocoferolo attivo direttamente sulla pelle.

Principali prodotti cosmetici contenenti vitamina E

  • Creme idratanti viso e corpo per pelli sensibili o secche
  • Sieri antietà ad azione antiossidante e ristrutturante
  • Lozioni doposole e fotoprotettori con azione anti-eritema
  • Trattamenti cicatrizzanti per ferite superficiali, irritazioni o esiti acneici
  • Stick e balsami per labbra contro secchezza e fissurazioni
  • Integratori orali cosmetici, spesso in combinazione con collagene, biotina e acido ialuronico

L’integrazione orale con vitamina E può supportare l’elasticità e l’idratazione della pelle dall’interno, soprattutto nei soggetti con pelle matura, esposizione cronica ai raggi UV o trattamenti estetici frequenti.

La vitamina E rappresenta un nutriente strategico per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, la protezione delle strutture dermiche e il mantenimento della salute cellulare. Il suo impiego è diffuso tanto nella nutrizione funzionale quanto nei protocolli cosmetici professionali.

Includere fonti alimentari ricche di vitamina E nella dieta quotidiana, e utilizzare regolarmente prodotti topici contenenti tocoferolo o suoi derivati, può contribuire in modo significativo al mantenimento di una pelle idratata, tonica, protetta e visibilmente più giovane.

Per risultati ottimali, si raccomanda di associare la vitamina E ad altri attivi sinergici come collagene idrolizzato, vitamina C, acido ialuronico e ceramidi, valutando sempre le formulazioni più adatte con il supporto di un professionista qualificato.

Fonti:

  • Febles Fernández, Carmen, et al. “Funciones de la vitamina E: actualización.” Revista Cubana de Estomatología 39.1 (2002): 28-32.
  • Vertuani, Silvia, Stefano Manfredini, and Giovanni Braccioli. “FITO-TOCOTRIENOLI La vitamina E del terzo millennio.” Cosm Technol 4 (2001): 21-23.
  • Colonna, Stefano, et al. Vitamine e minerali. I cibi della salute: Le basi chimiche di una corretta alimentazione (2013): 75-95.
  • Manfredini, Stefano, and Silvia Vertuani. A, B, C, E L’alfabeto del benessere: Vitamine Topiche nel Trattamento degli Inestetismi Cutanei. 15° Stage in Medicina Estetica. Stages in Medicina Estetica, 2010. 4-4.

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