Acne Vulgaris, che cos’è? Le cause e i trattamenti

Autore: Dott.ssa Anna Elisa Velardi
L’Acne Vulgaris è una patologia cutanea causata da un processo infiammatorio che coinvolge le ghiandole pilosebacee; le cause sono molteplici e spesso coesistono:
-alterata cheratinizzazione del follicolo pilifero
-formazione di comedoni
-eccessiva o alterata produzione di sebo
-sovrainfezione batterica soprattutto del Propionibacterium Acnes.
In condizioni normali la ghiandola sebacea riversa il suo contenuto nel follicolo pilifero che aprendosi riversa sulla superficie cutanea il sebo prodotto; in caso di ostruzione del poro il sebo non viene riversato e si accumula facendo comparire i tipici comedoni.
Le cicatrici da acne vulgaris
Le cicatrici da acne sono segni che possono residuare sulla pelle in seguito a queste lesioni infiammatorie tipiche dell’acne (comedoni, cisti, papule…). Nella maggior parte dei casi e se l’acne viene trattata nella sua fase acuta nel modo corretto non lascia nessuna traccia in quanto la pelle ha la naturale capacità di rigenerarsi può però succedere che la componente infiammatoria dell’ acne diventi importante, ingravescente o compromessa da sovra infezioni compromettendo la fisiologica rigenerazione cutanea: il risultato sarà una pelle composta da avvallamenti e i cosiddetti ” buchetti”. L’acne si manifesta in più dell’80% degli adolescenti e nel 12% delle donne in un’età al di sopra dei 25 anni; molti di loro ( circa il 50%) svilupperanno cicatrici come conseguenza della patologia acneica.
Le cicatrici atrofiche e ipertrofiche
E’ ormai accertato che la probabilità di sviluppare cicatrici importanti è maggiore in quei pazienti che abbiano sofferto di acne moderata-importante o cistica; in questi casi infatti la normale capacità rigenerativa della cute spesso non basta a ricreare gli strati che sono stati danneggiati in modo importante, la produzione del collagene è alterata e la cicatrizzazione difficoltosa. Nello specifico l’eccessiva infiammazione locale danneggerà le fibre collagene provocando quei tipici “cedimenti cutanei” che caratterizzano le cicatrici post-acneiche (cicatrici atrofiche).
Può succedere che nel tentativo di riparare la cute lesionata si possa avere una sovra stimolazione della sintesi di collagene che andrà a costituire fibre disorganizzate creando irregolarità e sollevamenti della superficie cutanea (cicatrici ipertrofiche).
Classificazione delle cicatrici post acneiche
Possiamo classificare le cicatrici post acneiche in base alle loro caratteristiche:
– Icepick : le più frequenti, hanno una forma a V, piccole ma profonde
– Boxcar: 30% dei casi, forma ovale o rotondeggiante.
– Rolling: 14%, hanno bordi arrotondati e irregolari.
– Ipertrofiche: in questo caso abbiamo un aumento della produzione di collagene con un aspetto di conseguenza rilevato.
Le cicatrici non presentano una vera e propria sintomatologia ma rappresentano un importante problema estetico con grandi risvolti sociali e psicologici; non avendo la capacità di regredire spontaneamente è necessario sempre un intervento medico che dia la possibilità di renderle meno visibili.
Fondamentale è la visita iniziale in quanto l’approccio è sempre e assolutamente personalizzato; in generale viene intrapreso sempre un percorso dove spesso più trattamenti vengono combinati in base alle caratteristiche di cute, cicatrici e anamnesi paziente.
Lo scopo essenziale dei trattamenti è quello di andare a togliere il più possibile il collagene aberrante depositato e stimolare una rigenerazione e deposizione di nuovo collagene “sano”.
I trattamenti a disposizione sono:
– Resurfacing: attenuano l’aspetto cicatriziale stimolano l’attività fibrillasti a di produzione di collagene
– Peeling
– Microneedling cutaneo
– Tecniche escissionali
In caso di acne persistente o grave, è importante consultare sempre un medico per determinare il trattamento più adatto.