Vitamina E: a cosa serve?

7 Maggio 2025
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(Autore:  Redazione  ) La vitamina E è un composto liposolubile scoperto nel 1922 dai ricercatori Herbert Evans e Katharine Bishop, inizialmente identificato come un fattore alimentare essenziale per la fertilità nei ratti. Da allora, il termine “vitamina E” è venuto a comprendere un gruppo di otto molecole suddivise in tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna con diverse attività biologiche. Nell’uomo, la forma più attiva è l’alfa-tocoferolo, che viene selettivamente assorbita e trasportata nel plasma.

Presente in molti oli vegetali, frutta secca e verdure a foglia verde, la vitamina E svolge un ruolo cruciale nella protezione delle membrane cellulari dall’ossidazione. La sua funzione principale, infatti, è quella di agire come antiossidante naturale, in grado di neutralizzare i radicali liberi prodotti dai processi metabolici o da fattori esterni come l’inquinamento e l’esposizione ai raggi ultravioletti. Tale attività è alla base del suo impiego in numerosi ambiti, dalla medicina preventiva alla dermatologia fino all’industria cosmetica.

Considerata per decenni un semplice nutriente “accessorio”, la vitamina E ha progressivamente assunto una posizione centrale nella ricerca nutrizionale, grazie alla crescente evidenza del suo coinvolgimento in meccanismi complessi che influenzano la salute cutanea, immunitaria e cardiovascolare. Il suo studio rappresenta ancora oggi un campo in evoluzione, in cui si intrecciano biochimica, fisiologia e applicazioni cliniche.

“La vitamina E protegge il collagene dermico dalla degradazione ossidativa, contribuendo a mantenere la pelle tonica, compatta e resistente all’invecchiamento.”

Che cos’è la vitamina E?

La vitamina E è un insieme di otto composti liposolubili naturali, suddivisi in due famiglie: tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna comprendente quattro isoforme (alfa, beta, gamma e delta). Questi composti condividono una struttura chimica comune basata su un anello cromanolico, ma differiscono per la presenza e la posizione dei gruppi metilici e per la saturazione della catena laterale.

Tra tutte le forme, l’alfa-tocoferolo è la più abbondante nel sangue umano e quella biologicamente più attiva, grazie alla sua selettiva riconoscibilità da parte delle proteine di trasporto epatiche, in particolare la α-tocopherol transfer protein (α-TTP).

La vitamina E è presente nei tessuti lipidici e nelle membrane cellulari, dove agisce come scavenger di radicali liberi, interrompendo le reazioni a catena dell’ossidazione lipidica. Questo ruolo antiossidante è fondamentale per mantenere l’integrità delle membrane, proteggere le lipoproteine plasmatiche (come le LDL) dall’ossidazione e prevenire danni molecolari a livello cellulare.

Oltre alla funzione antiossidante, recenti studi hanno suggerito che la vitamina E può modulare anche l’espressione genica, l’attività enzimatica e i segnali di comunicazione cellulare, aprendo la strada a nuove ipotesi sul suo ruolo nel controllo dell’infiammazione, nella prevenzione della neurodegenerazione e nella protezione del sistema cardiovascolare.

Proprietà biologiche e benefici fisiologici

La vitamina E è un nutriente chiave nella protezione delle strutture cellulari dall’ossidazione, con implicazioni rilevanti tanto per la salute sistemica quanto per l’integrità cutanea e l’aspetto estetico. La sua azione si esprime su più livelli: protegge i lipidi di membrana, inibisce la degradazione del collagene, modula l’attività immunitaria e regola specifici segnali intracellulari.

  • Protezione del collagene e prevenzione dell’invecchiamento cutaneo

Uno dei ruoli più significativi della vitamina E riguarda la preservazione del collagene dermico, minacciato da stress ossidativo, raggi UV e inquinamento ambientale. L’attività antiossidante della vitamina E limita l’azione delle metalloproteinasi, enzimi che degradano le proteine strutturali del derma, prevenendo la formazione di rughe e la perdita di tono cutaneo. In combinazione con collagene idrolizzato o peptidi biomimetici, la vitamina E potenzia l’effetto rigenerante e rassodante di molti trattamenti cosmetici e dermatologici.

  • Rigenerazione cutanea e cicatrizzazione

La vitamina E stimola la proliferazione cellulare e accelera la riparazione tissutale in seguito a danni ambientali, abrasioni, ferite o trattamenti estetici aggressivi (laser, needling, peeling). Grazie alla sua azione antinfiammatoria, contribuisce a ridurre eritemi, rossori e edema, migliorando il comfort cutaneo nei protocolli post-procedurali.

  • Idratazione profonda e rinforzo della barriera cutanea

Rafforzando i lipidi intercellulari e migliorando la coesione corneocitaria, la vitamina E aumenta la capacità della pelle di trattenere l’acqua, contrastando la secchezza e rendendo l’epidermide più morbida, elastica e luminosa. Questo effetto è amplificato in presenza di ingredienti complementari, come ceramidi, acido ialuronico o collagene marino.

  • Fotoprotezione biologica

Anche se non agisce da filtro solare, la vitamina E fornisce una protezione biologica contro i danni provocati dai raggi ultravioletti, limitando la formazione di radicali liberi e la perossidazione lipidica indotta dall’esposizione solare. L’associazione con la vitamina C è particolarmente efficace nel migliorare la resilienza cutanea al fotoaging.

Benefici sistemici: immunità, cuore, cervello

  • Supporto immunitario

La vitamina E svolge un’importante funzione nel mantenimento dell’efficienza del sistema immunitario, in particolare nei soggetti anziani o immunocompromessi. Favorisce la proliferazione dei linfociti T, aumenta la risposta anticorpale e modula la produzione di citochine, contribuendo alla resistenza contro infezioni virali e batteriche.

  • Salute cardiovascolare

Numerose ricerche hanno mostrato che la vitamina E protegge le lipoproteine a bassa densità (LDL) dall’ossidazione, un processo centrale nello sviluppo dell’aterosclerosi. La sua azione protettiva contro la formazione di placche arteriose ha portato a ipotizzare un effetto positivo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, anche se l’efficacia dell’integrazione rimane controversa e dipendente dal contesto clinico.

  • Protezione neurologica

Le cellule neuronali, particolarmente vulnerabili ai danni ossidativi per l’elevato contenuto lipidico delle loro membrane, beneficiano dell’azione protettiva della vitamina E. La sua carenza è associata a neuropatie periferiche, atassia e, nei casi gravi, deterioramento cognitivo. Nei pazienti anziani, l’apporto adeguato di vitamina E può sostenere la funzione cerebrale e rallentare la progressione di malattie neurodegenerative.

Fonti alimentari e integrazione di vitamina E

Una dieta equilibrata e ricca di alimenti vegetali consente generalmente di soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina E. I cibi che ne contengono quantità significative sono quelli ad alto contenuto di grassi insaturi, in particolare oli vegetali, frutta secca e semi oleosi. La biodisponibilità della vitamina E è influenzata dalla presenza di lipidi nella dieta, che ne facilitano l’assorbimento intestinale.

Alimenti ricchi di vitamina E

AlimentoVitamina E (mg/100 g)
Olio di germe di grano150,0
Semi di girasole35,2
Mandorle24,2
Olio di girasole41,1
Nocciole15,3
Olio d’oliva14,3
Avocado2,1
Spinaci cotti2,0

Oltre al contenuto assoluto, è importante considerare che le forme naturali di vitamina E presenti negli alimenti (in particolare l’alfa-tocoferolo naturale, indicato come RRR-α-tocoferolo) sono più bioattive rispetto alle forme sintetiche comunemente utilizzate negli integratori (all-rac-α-tocoferolo), la cui attività è circa la metà.

Integratori di vitamina E

In soggetti con diete squilibrate, disturbi del malassorbimento (come morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica), o in fasi di aumentato fabbisogno (come durante l’invecchiamento o in caso di esposizione a elevato stress ossidativo), può rendersi utile il ricorso a integratori di vitamina E.

Essi sono disponibili in diverse formulazioni:

  • Capsule molli contenenti tocoferoli o tocotrienoli
  • Forme combinate con altri antiossidanti (es. vitamina C, selenio)
  • Preparati cosmetici orali per il sostegno della pelle, spesso abbinati a collagene idrolizzato

L’assunzione supplementare di vitamina E deve sempre avvenire sotto controllo medico, poiché dosi elevate possono interferire con la coagulazione del sangue e con alcuni farmaci (in particolare anticoagulanti orali).

Fabbisogno giornaliero di vitamina E

Il fabbisogno di vitamina E varia in base all’età, al sesso, allo stato fisiologico e alla composizione della dieta. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha stabilito valori di assunzione adeguata basati sul contenuto di alfa-tocoferolo, la forma biologicamente più attiva.

Fascia di etàFabbisogno (mg/die)
Lattanti (7–11 mesi)5
Bambini (1–3 anni)6
Bambini (4–6 anni)7
Bambini (7–10 anni)9
Adolescenti (11–17 anni)11–13
Adulti (≥18 anni)13
Donne in gravidanza13
Donne in allattamento16

Il fabbisogno può aumentare in presenza di diete ipolipidiche, condizioni di stress ossidativo cronico (es. fumo, esposizione a inquinanti), attività fisica intensa o in corso di trattamenti dermatologici e anti-aging.

Carenza di vitamina E

La carenza di vitamina E è rara nei soggetti sani con un’alimentazione adeguata, ma può manifestarsi in situazioni cliniche specifiche, come:

  • Sindrome da malassorbimento dei grassi (morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica)
  • Colestasi cronica o patologie epatiche
  • Prematurità nei neonati
  • Mutazioni genetiche rare (deficit della α-tocopherol transfer protein)

Sintomi clinici da carenza:

  • Debolezza muscolare (miopatia)
  • Neuropatia periferica con intorpidimento e formicolio
  • Atassia e difficoltà nella coordinazione motoria
  • Retinopatia pigmentosa (in casi gravi)
  • Aumentata suscettibilità alle infezioni per compromissione della risposta immunitaria

Il trattamento prevede l’integrazione mirata di vitamina E, spesso ad alte dosi, sotto stretta supervisione medica.

Eccesso e tossicità da vitamina E

La vitamina E è generalmente ben tollerata, ma un’assunzione cronica elevata, soprattutto tramite integratori sintetici, può comportare effetti avversi, in particolare se supera la soglia di 300 mg/die (pari a 450 IU circa).

Rischi associati all’eccesso:

  • Inibizione dell’aggregazione piastrinica e aumento del rischio di sanguinamento, soprattutto in soggetti che assumono anticoagulanti (warfarin, ASA)
  • Possibile interferenza con l’assorbimento di altre vitamine liposolubili (es. vitamina K)
  • Alcuni studi epidemiologici hanno suggerito una correlazione tra eccesso prolungato di vitamina E e rischio aumentato di carcinoma prostatico, ma i dati restano controversi

La soglia massima tollerabile (UL) varia nei diversi paesi; in Europa è raccomandato non superare 300 mg/die negli adulti, mentre negli USA la soglia è fissata a 1000 mg/die.

Utilizzi cosmetici della vitamina E

La vitamina E è uno degli attivi più utilizzati e studiati in cosmetologia e medicina estetica, grazie alle sue comprovate proprietà antiossidanti, emollienti e riepitelizzanti. La sua capacità di neutralizzare i radicali liberi, migliorare la funzione barriera e favorire il turnover cellulare la rende un ingrediente ideale per trattamenti volti a migliorare l’aspetto, la resistenza e la salute della pelle.

Uso topico: protezione, riparazione e idratazione

Nelle formulazioni ad uso esterno, la vitamina E viene impiegata per:

  • Idratare la pelle secca o danneggiata
  • Prevenire l’invecchiamento cutaneo fotoindotto
  • Favorire la rigenerazione di tessuti compromessi
  • Ridurre l’infiammazione e l’eritema post-esposizione solare
  • Migliorare l’aspetto di cicatrici e smagliature

La forma più comunemente utilizzata in cosmetica è l’acetato di tocoferile, un derivato stabile e meno reattivo, che viene trasformato in tocoferolo attivo direttamente sulla pelle.

Principali prodotti cosmetici contenenti vitamina E

  • Creme idratanti viso e corpo per pelli sensibili o secche
  • Sieri antietà ad azione antiossidante e ristrutturante
  • Lozioni doposole e fotoprotettori con azione anti-eritema
  • Trattamenti cicatrizzanti per ferite superficiali, irritazioni o esiti acneici
  • Stick e balsami per labbra contro secchezza e fissurazioni
  • Integratori orali cosmetici, spesso in combinazione con collagene, biotina e acido ialuronico

L’integrazione orale con vitamina E può supportare l’elasticità e l’idratazione della pelle dall’interno, soprattutto nei soggetti con pelle matura, esposizione cronica ai raggi UV o trattamenti estetici frequenti.

La vitamina E rappresenta un nutriente strategico per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, la protezione delle strutture dermiche e il mantenimento della salute cellulare. Il suo impiego è diffuso tanto nella nutrizione funzionale quanto nei protocolli cosmetici professionali.

Includere fonti alimentari ricche di vitamina E nella dieta quotidiana, e utilizzare regolarmente prodotti topici contenenti tocoferolo o suoi derivati, può contribuire in modo significativo al mantenimento di una pelle idratata, tonica, protetta e visibilmente più giovane.

Per risultati ottimali, si raccomanda di associare la vitamina E ad altri attivi sinergici come collagene idrolizzato, vitamina C, acido ialuronico e ceramidi, valutando sempre le formulazioni più adatte con il supporto di un professionista qualificato.

Fonti:

  • Febles Fernández, Carmen, et al. “Funciones de la vitamina E: actualización.” Revista Cubana de Estomatología 39.1 (2002): 28-32.
  • Vertuani, Silvia, Stefano Manfredini, and Giovanni Braccioli. “FITO-TOCOTRIENOLI La vitamina E del terzo millennio.” Cosm Technol 4 (2001): 21-23.
  • Colonna, Stefano, et al. Vitamine e minerali. I cibi della salute: Le basi chimiche di una corretta alimentazione (2013): 75-95.
  • Manfredini, Stefano, and Silvia Vertuani. A, B, C, E L’alfabeto del benessere: Vitamine Topiche nel Trattamento degli Inestetismi Cutanei. 15° Stage in Medicina Estetica. Stages in Medicina Estetica, 2010. 4-4.

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