Vitamina E: a cosa serve?

(Autore: Redazione ) La vitamina E è un composto liposolubile scoperto nel 1922 dai ricercatori Herbert Evans e Katharine Bishop, inizialmente identificato come un fattore alimentare essenziale per la fertilità nei ratti. Da allora, il termine “vitamina E” è venuto a comprendere un gruppo di otto molecole suddivise in tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna con diverse attività biologiche. Nell’uomo, la forma più attiva è l’alfa-tocoferolo, che viene selettivamente assorbita e trasportata nel plasma.
Presente in molti oli vegetali, frutta secca e verdure a foglia verde, la vitamina E svolge un ruolo cruciale nella protezione delle membrane cellulari dall’ossidazione. La sua funzione principale, infatti, è quella di agire come antiossidante naturale, in grado di neutralizzare i radicali liberi prodotti dai processi metabolici o da fattori esterni come l’inquinamento e l’esposizione ai raggi ultravioletti. Tale attività è alla base del suo impiego in numerosi ambiti, dalla medicina preventiva alla dermatologia fino all’industria cosmetica.
Considerata per decenni un semplice nutriente “accessorio”, la vitamina E ha progressivamente assunto una posizione centrale nella ricerca nutrizionale, grazie alla crescente evidenza del suo coinvolgimento in meccanismi complessi che influenzano la salute cutanea, immunitaria e cardiovascolare. Il suo studio rappresenta ancora oggi un campo in evoluzione, in cui si intrecciano biochimica, fisiologia e applicazioni cliniche.
“La vitamina E protegge il collagene dermico dalla degradazione ossidativa, contribuendo a mantenere la pelle tonica, compatta e resistente all’invecchiamento.”
Che cos’è la vitamina E?
La vitamina E è un insieme di otto composti liposolubili naturali, suddivisi in due famiglie: tocoferoli e tocotrienoli, ciascuna comprendente quattro isoforme (alfa, beta, gamma e delta). Questi composti condividono una struttura chimica comune basata su un anello cromanolico, ma differiscono per la presenza e la posizione dei gruppi metilici e per la saturazione della catena laterale.
Tra tutte le forme, l’alfa-tocoferolo è la più abbondante nel sangue umano e quella biologicamente più attiva, grazie alla sua selettiva riconoscibilità da parte delle proteine di trasporto epatiche, in particolare la α-tocopherol transfer protein (α-TTP).
La vitamina E è presente nei tessuti lipidici e nelle membrane cellulari, dove agisce come scavenger di radicali liberi, interrompendo le reazioni a catena dell’ossidazione lipidica. Questo ruolo antiossidante è fondamentale per mantenere l’integrità delle membrane, proteggere le lipoproteine plasmatiche (come le LDL) dall’ossidazione e prevenire danni molecolari a livello cellulare.
Oltre alla funzione antiossidante, recenti studi hanno suggerito che la vitamina E può modulare anche l’espressione genica, l’attività enzimatica e i segnali di comunicazione cellulare, aprendo la strada a nuove ipotesi sul suo ruolo nel controllo dell’infiammazione, nella prevenzione della neurodegenerazione e nella protezione del sistema cardiovascolare.
Proprietà biologiche e benefici fisiologici
La vitamina E è un nutriente chiave nella protezione delle strutture cellulari dall’ossidazione, con implicazioni rilevanti tanto per la salute sistemica quanto per l’integrità cutanea e l’aspetto estetico. La sua azione si esprime su più livelli: protegge i lipidi di membrana, inibisce la degradazione del collagene, modula l’attività immunitaria e regola specifici segnali intracellulari.
- Protezione del collagene e prevenzione dell’invecchiamento cutaneo
Uno dei ruoli più significativi della vitamina E riguarda la preservazione del collagene dermico, minacciato da stress ossidativo, raggi UV e inquinamento ambientale. L’attività antiossidante della vitamina E limita l’azione delle metalloproteinasi, enzimi che degradano le proteine strutturali del derma, prevenendo la formazione di rughe e la perdita di tono cutaneo. In combinazione con collagene idrolizzato o peptidi biomimetici, la vitamina E potenzia l’effetto rigenerante e rassodante di molti trattamenti cosmetici e dermatologici.
- Rigenerazione cutanea e cicatrizzazione
La vitamina E stimola la proliferazione cellulare e accelera la riparazione tissutale in seguito a danni ambientali, abrasioni, ferite o trattamenti estetici aggressivi (laser, needling, peeling). Grazie alla sua azione antinfiammatoria, contribuisce a ridurre eritemi, rossori e edema, migliorando il comfort cutaneo nei protocolli post-procedurali.
- Idratazione profonda e rinforzo della barriera cutanea
Rafforzando i lipidi intercellulari e migliorando la coesione corneocitaria, la vitamina E aumenta la capacità della pelle di trattenere l’acqua, contrastando la secchezza e rendendo l’epidermide più morbida, elastica e luminosa. Questo effetto è amplificato in presenza di ingredienti complementari, come ceramidi, acido ialuronico o collagene marino.
- Fotoprotezione biologica
Anche se non agisce da filtro solare, la vitamina E fornisce una protezione biologica contro i danni provocati dai raggi ultravioletti, limitando la formazione di radicali liberi e la perossidazione lipidica indotta dall’esposizione solare. L’associazione con la vitamina C è particolarmente efficace nel migliorare la resilienza cutanea al fotoaging.
Benefici sistemici: immunità, cuore, cervello
- Supporto immunitario
La vitamina E svolge un’importante funzione nel mantenimento dell’efficienza del sistema immunitario, in particolare nei soggetti anziani o immunocompromessi. Favorisce la proliferazione dei linfociti T, aumenta la risposta anticorpale e modula la produzione di citochine, contribuendo alla resistenza contro infezioni virali e batteriche.
- Salute cardiovascolare
Numerose ricerche hanno mostrato che la vitamina E protegge le lipoproteine a bassa densità (LDL) dall’ossidazione, un processo centrale nello sviluppo dell’aterosclerosi. La sua azione protettiva contro la formazione di placche arteriose ha portato a ipotizzare un effetto positivo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, anche se l’efficacia dell’integrazione rimane controversa e dipendente dal contesto clinico.
- Protezione neurologica
Le cellule neuronali, particolarmente vulnerabili ai danni ossidativi per l’elevato contenuto lipidico delle loro membrane, beneficiano dell’azione protettiva della vitamina E. La sua carenza è associata a neuropatie periferiche, atassia e, nei casi gravi, deterioramento cognitivo. Nei pazienti anziani, l’apporto adeguato di vitamina E può sostenere la funzione cerebrale e rallentare la progressione di malattie neurodegenerative.
Fonti alimentari e integrazione di vitamina E
Una dieta equilibrata e ricca di alimenti vegetali consente generalmente di soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina E. I cibi che ne contengono quantità significative sono quelli ad alto contenuto di grassi insaturi, in particolare oli vegetali, frutta secca e semi oleosi. La biodisponibilità della vitamina E è influenzata dalla presenza di lipidi nella dieta, che ne facilitano l’assorbimento intestinale.
Alimenti ricchi di vitamina E
Alimento | Vitamina E (mg/100 g) |
Olio di germe di grano | 150,0 |
Semi di girasole | 35,2 |
Mandorle | 24,2 |
Olio di girasole | 41,1 |
Nocciole | 15,3 |
Olio d’oliva | 14,3 |
Avocado | 2,1 |
Spinaci cotti | 2,0 |
Oltre al contenuto assoluto, è importante considerare che le forme naturali di vitamina E presenti negli alimenti (in particolare l’alfa-tocoferolo naturale, indicato come RRR-α-tocoferolo) sono più bioattive rispetto alle forme sintetiche comunemente utilizzate negli integratori (all-rac-α-tocoferolo), la cui attività è circa la metà.
Integratori di vitamina E
In soggetti con diete squilibrate, disturbi del malassorbimento (come morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica), o in fasi di aumentato fabbisogno (come durante l’invecchiamento o in caso di esposizione a elevato stress ossidativo), può rendersi utile il ricorso a integratori di vitamina E.
Essi sono disponibili in diverse formulazioni:
- Capsule molli contenenti tocoferoli o tocotrienoli
- Forme combinate con altri antiossidanti (es. vitamina C, selenio)
- Preparati cosmetici orali per il sostegno della pelle, spesso abbinati a collagene idrolizzato
L’assunzione supplementare di vitamina E deve sempre avvenire sotto controllo medico, poiché dosi elevate possono interferire con la coagulazione del sangue e con alcuni farmaci (in particolare anticoagulanti orali).
Fabbisogno giornaliero di vitamina E
Il fabbisogno di vitamina E varia in base all’età, al sesso, allo stato fisiologico e alla composizione della dieta. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha stabilito valori di assunzione adeguata basati sul contenuto di alfa-tocoferolo, la forma biologicamente più attiva.
Fascia di età | Fabbisogno (mg/die) |
Lattanti (7–11 mesi) | 5 |
Bambini (1–3 anni) | 6 |
Bambini (4–6 anni) | 7 |
Bambini (7–10 anni) | 9 |
Adolescenti (11–17 anni) | 11–13 |
Adulti (≥18 anni) | 13 |
Donne in gravidanza | 13 |
Donne in allattamento | 16 |
Il fabbisogno può aumentare in presenza di diete ipolipidiche, condizioni di stress ossidativo cronico (es. fumo, esposizione a inquinanti), attività fisica intensa o in corso di trattamenti dermatologici e anti-aging.
Carenza di vitamina E
La carenza di vitamina E è rara nei soggetti sani con un’alimentazione adeguata, ma può manifestarsi in situazioni cliniche specifiche, come:
- Sindrome da malassorbimento dei grassi (morbo celiaco, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica)
- Colestasi cronica o patologie epatiche
- Prematurità nei neonati
- Mutazioni genetiche rare (deficit della α-tocopherol transfer protein)
Sintomi clinici da carenza:
- Debolezza muscolare (miopatia)
- Neuropatia periferica con intorpidimento e formicolio
- Atassia e difficoltà nella coordinazione motoria
- Retinopatia pigmentosa (in casi gravi)
- Aumentata suscettibilità alle infezioni per compromissione della risposta immunitaria
Il trattamento prevede l’integrazione mirata di vitamina E, spesso ad alte dosi, sotto stretta supervisione medica.
Eccesso e tossicità da vitamina E
La vitamina E è generalmente ben tollerata, ma un’assunzione cronica elevata, soprattutto tramite integratori sintetici, può comportare effetti avversi, in particolare se supera la soglia di 300 mg/die (pari a 450 IU circa).
Rischi associati all’eccesso:
- Inibizione dell’aggregazione piastrinica e aumento del rischio di sanguinamento, soprattutto in soggetti che assumono anticoagulanti (warfarin, ASA)
- Possibile interferenza con l’assorbimento di altre vitamine liposolubili (es. vitamina K)
- Alcuni studi epidemiologici hanno suggerito una correlazione tra eccesso prolungato di vitamina E e rischio aumentato di carcinoma prostatico, ma i dati restano controversi
La soglia massima tollerabile (UL) varia nei diversi paesi; in Europa è raccomandato non superare 300 mg/die negli adulti, mentre negli USA la soglia è fissata a 1000 mg/die.
Utilizzi cosmetici della vitamina E
La vitamina E è uno degli attivi più utilizzati e studiati in cosmetologia e medicina estetica, grazie alle sue comprovate proprietà antiossidanti, emollienti e riepitelizzanti. La sua capacità di neutralizzare i radicali liberi, migliorare la funzione barriera e favorire il turnover cellulare la rende un ingrediente ideale per trattamenti volti a migliorare l’aspetto, la resistenza e la salute della pelle.
Uso topico: protezione, riparazione e idratazione
Nelle formulazioni ad uso esterno, la vitamina E viene impiegata per:
- Idratare la pelle secca o danneggiata
- Prevenire l’invecchiamento cutaneo fotoindotto
- Favorire la rigenerazione di tessuti compromessi
- Ridurre l’infiammazione e l’eritema post-esposizione solare
- Migliorare l’aspetto di cicatrici e smagliature
La forma più comunemente utilizzata in cosmetica è l’acetato di tocoferile, un derivato stabile e meno reattivo, che viene trasformato in tocoferolo attivo direttamente sulla pelle.
Principali prodotti cosmetici contenenti vitamina E
- Creme idratanti viso e corpo per pelli sensibili o secche
- Sieri antietà ad azione antiossidante e ristrutturante
- Lozioni doposole e fotoprotettori con azione anti-eritema
- Trattamenti cicatrizzanti per ferite superficiali, irritazioni o esiti acneici
- Stick e balsami per labbra contro secchezza e fissurazioni
- Integratori orali cosmetici, spesso in combinazione con collagene, biotina e acido ialuronico
L’integrazione orale con vitamina E può supportare l’elasticità e l’idratazione della pelle dall’interno, soprattutto nei soggetti con pelle matura, esposizione cronica ai raggi UV o trattamenti estetici frequenti.
La vitamina E rappresenta un nutriente strategico per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, la protezione delle strutture dermiche e il mantenimento della salute cellulare. Il suo impiego è diffuso tanto nella nutrizione funzionale quanto nei protocolli cosmetici professionali.
Includere fonti alimentari ricche di vitamina E nella dieta quotidiana, e utilizzare regolarmente prodotti topici contenenti tocoferolo o suoi derivati, può contribuire in modo significativo al mantenimento di una pelle idratata, tonica, protetta e visibilmente più giovane.
Per risultati ottimali, si raccomanda di associare la vitamina E ad altri attivi sinergici come collagene idrolizzato, vitamina C, acido ialuronico e ceramidi, valutando sempre le formulazioni più adatte con il supporto di un professionista qualificato.
Fonti:
- Febles Fernández, Carmen, et al. “Funciones de la vitamina E: actualización.” Revista Cubana de Estomatología 39.1 (2002): 28-32.
- Vertuani, Silvia, Stefano Manfredini, and Giovanni Braccioli. “FITO-TOCOTRIENOLI La vitamina E del terzo millennio.” Cosm Technol 4 (2001): 21-23.
- Colonna, Stefano, et al. Vitamine e minerali. I cibi della salute: Le basi chimiche di una corretta alimentazione (2013): 75-95.
- Manfredini, Stefano, and Silvia Vertuani. A, B, C, E L’alfabeto del benessere: Vitamine Topiche nel Trattamento degli Inestetismi Cutanei. 15° Stage in Medicina Estetica. Stages in Medicina Estetica, 2010. 4-4.