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Collagene Vegano: Cos’è e Quali Sono i Suoi Benefici

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25 Luglio 2025 Autore: Dott. Giovanni Zabbia

Negli ultimi anni si è diffuso un concetto apparentemente contraddittorio: il collagene vegano. Il termine incuriosisce, ma al tempo stesso disorienta, poiché il collagene è, per definizione, una proteina strutturale presente esclusivamente nei tessuti animali. Nei vegetali, semplicemente, non esiste. Eppure, il mercato pullula di prodotti etichettati come vegani o vegetali, suggerendo l’esistenza di un collagene “alternativo”.

Questa ambiguità ha dato origine a numerosi equivoci, che ruotano attorno a due fenomeni distinti: da una parte le formulazioni a base di estratti vegetali pro-collagene, in grado di stimolare la sintesi endogena; dall’altra, il collagene ricombinante ottenuto tramite fermentazione di lieviti o batteri. Fare chiarezza è fondamentale per distinguere innovazione scientifica da slogan pubblicitari.

Collagene vegano: definizione e origine

A differenza collagene vegetale, il termine collagene vegano si riferisce a due categorie ben distinte di prodotti:

  1. Stimolatori endogeni di origine vegetale

Sono formulazioni a base di aminoacidi, vitamine, sali minerali e antiossidanti ottenuti da fonti vegetali, che non contengono collagene, ma favoriscono la produzione naturale della proteina da parte dell’organismo. In questa categoria rientrano gli integratori a base di vitamina C, lisina, prolina, zinco, rame, estratti vegetali (es. centella asiatica, equiseto, acerola) e altri cofattori nutrizionali. A questa prima categoria si fa riferimento quando si parla di collagene vegetale.

  1. Collagene ricombinante (biotecnologico)

È una vera forma di collagene, ma non ottenuta da animali: viene prodotta in laboratorio attraverso fermentazione microbica. In questo processo, microrganismi come lieviti (es. Pichiapastoris) o batteri (E. coli) geneticamente modificati vengono programmati per sintetizzare proteine identiche al collagene umano. Si tratta quindi di un collagene chimicamente autentico, ma privo di componenti animali, e per questo considerato vegano. D’ora in avanti ci riferiremo a questa tipologia per parlare del collagene vegano.

Benefici del collagene vegano

Il collagene ricombinante di origine microbica, spesso definito “vegano” per l’assenza di derivati animali, rappresenta una delle frontiere più promettenti della biotecnologia applicata alla salute della pelle e dei tessuti connettivi. La sua struttura è identica a quella del collagene umano, ma viene prodotta in laboratorio senza ricorrere a ossa, pelli o cartilagini animali.

I vantaggi di questa forma di collagene sono molteplici e possono essere suddivisi in benefici funzionali, cosmetici e sistemici:

  1. Compatibilità biologica elevata

Essendo chimicamente indistinguibile dal collagene umano, quello ricombinante presenta un’ottima biocompatibilità e una bassa immunogenicità. Questo lo rende adatto non solo all’uso topico (cosmetico), ma anche a potenziali applicazioni mediche e rigenerative, come nel trattamento di ferite, ustioni, ulcere o ricostruzioni tissutali.

  1. Supporto alla pelle e ai tessuti

Il collagene vegano ricombinante può contribuire a:

  • Aumentare l’idratazione e l’elasticità cutanea, migliorando la texture della pelle;
  • Stimolare la rigenerazione cellulare, favorendo il turnover dei fibroblasti;
  • Ridurre la profondità delle rughe, soprattutto se associato ad acido ialuronico o antiossidanti in formulazioni combinate.
  1. Alternativa etica e sostenibile

A differenza del collagene animale, il collagene ricombinante:

  • Non comporta sofferenza animale, rendendolo compatibile con le scelte etiche vegane;
  • Può essere prodotto in condizioni controllate, tracciabili e scalabili, riducendo il rischio di contaminazioni (es. prioni, metalli pesanti);
  • Rappresenta una soluzione sostenibile, grazie alla fermentazione su larga scala con minor impatto ambientale.
  1. Potenziale per uso sistemico e clinico

Le ricerche più avanzate stanno esplorando l’uso di collagene ricombinante:

  • Per la ricostruzione di tessuti molli in chirurgia plastica o ortopedia;
  • Come scaffold in ingegneria tissutale;
  • Per lo sviluppo di integratori orali con migliorata biodisponibilità, privi di allergeni e derivati animali.

Esistono sul mercato prodotti a base di collagene vegano?

Il collagene vegano ricombinante, pur essendo una realtà scientificamente consolidata, è ancora relativamente raro sul mercato di massa. Le principali ragioni sono legate alla complessità della produzione, ai costi elevati delle biotecnologie impiegate e alla necessità di standard rigorosi di qualità, sicurezza e tracciabilità. Tuttavia, negli ultimi anni sono emerse alcune formulazioni commerciali, specialmente in due ambiti:

  1. Cosmetici e dermocosmesi di fascia alta

Diversi brand attivi nella cosmesi vegana di lusso o nella skincare biotecnologica offrono:

  • Sieri e creme antietà contenenti “recombinantcollagen” o “human-identical vegan collagen”, indicato chiaramente in etichetta;
  • Prodotti sviluppati in collaborazione con laboratori stranieri che utilizzano collagene prodotto da lieviti o batteri GM;
  • Linee certificate cruelty-free e 100% animal-free, spesso arricchite con acido ialuronico e peptidi biomimetici.
  1. Sperimentazioni in campo nutraceutico e medicale

Sebbene più limitati, esistono prototipi o integratori pilota a base di collagene ricombinante:

  • Formulati per il supporto a pelle, articolazioni o muscoli;
  • In fase di test clinici o distribuiti tramite canali specializzati (cliniche, laboratori, startup biotech);
  • Non ancora diffusi nella GDO o nei canali erboristici tradizionali.

Come riconoscerli?

I veri prodotti contenenti collagene vegano ricombinante riportano spesso in etichetta indicazioni come:

  • Recombinantcollagen
  • Bio-engineeredcollagen
  • Vegan collagen (fermentation-based)
  • Human-identical collagen produced in yeast

È fondamentale distinguere questi prodotti da quelli che contengono solo ingredienti pro-collagene vegetali, spesso etichettati in modo ambiguo come “collagene vegano” ma privi di collagene reale.

Falsi miti sul collagene vegano

Il concetto di collagene vegano è spesso circondato da fraintendimenti e ambiguità, alimentati da un marketing poco preciso e dalla mancanza di chiarezza tra “ingredienti vegetali” e “proteine strutturali”. Chiarire questi equivoci è fondamentale per aiutare il consumatore a fare scelte consapevoli.

Mito 1 – Il collagene vegetale esiste in natura

Falso. Il collagene è una proteina esclusivamente animale, caratterizzata da una tripla elica formata da aminoacidi specifici (in particolare glicina, prolina e idrossiprolina). Nessuna pianta o alga è in grado di produrre questa proteina. I prodotti etichettati come “collagene vegetale” non contengono collagene, ma al massimo estratti che ne stimolano la produzione.

Mito 2 – Tutti i prodotti etichettati come “collagene vegano” contengono vero collagene

Falso. La maggior parte dei prodotti sul mercato che usano questa etichetta non contiene collagene, ma vitamine, aminoacidi e antiossidanti di origine vegetale. Solo i prodotti ottenuti tramite fermentazione microbica controllata contengono collagene ricombinante autentico, e sono in genere indicati come recombinant o bio-engineeredcollagen.

Mito 3 – Il collagene animale è sempre più efficace di quello vegano

Non necessariamente vero. Il collagene ricombinante è chimicamente identico al collagene umano, quindi potenzialmente più compatibile e sicuro di alcune fonti animali (es. bovina o suina), che possono causare allergie o essere meno purificate. L’efficacia dipende da formulazione, veicolazione e utilizzo, non solo dalla fonte.

Mito 4 – Basta assumere proteine vegetali per ottenere collagene

Falso. Anche con una dieta ricca di proteine vegetali, il corpo necessita di precisi cofattori per sintetizzare collagene: vitamina C, rame, zinco, oltre a un profilo amminoacidico adeguato. In assenza di questi elementi, la sintesi endogena può risultare inefficiente, indipendentemente dalla quantità di proteine assunte.

Riflessioni conclusive

Il collagene vegano, nella sua forma corretta e scientificamente fondata, non è una versione vegetale del collagene, ma un prodotto biotecnologico avanzato, ottenuto attraverso la fermentazione di microrganismi geneticamente modificati. Questa innovazione rappresenta una risposta concreta alla crescente domanda di soluzioni efficaci, etiche e cruelty-free, senza rinunciare alla compatibilità biologica e all’efficacia funzionale del collagene nativo.

Sebbene ancora poco diffuso nei canali di massa, il collagene ricombinante offre applicazioni reali in campo cosmetico, dermatologico e medico rigenerativo. A differenza di molti prodotti venduti impropriamente come “vegani” ma privi di collagene vero, questa tecnologia offre una struttura identica a quella del collagene umano, con elevata purezza e sicurezza.

Scegliere con consapevolezza significa saper distinguere tra marketing e scienza: il futuro del collagene non è vegetale, ma bioidentico e biotecnologico. E in questa direzione si muove l’innovazione più etica, sostenibile e clinicamente promettente.

Fonti:

  • Báez, Julio et al. “Recombinant microbial systems for the production of human collagen and gelatin.” Applied microbiology and biotechnology 69,3 (2005): 245-52. doi:10.1007/s00253-005-0180-x
  • An, Bo et al. “Engineered recombinant bacterial collagen as an alternative collagen-based biomaterial for tissue engineering.” Frontiers in chemistry 2 40. 23 Jun. 2014, doi:10.3389/fchem.2014.00040
  • Yu, Zhuoxin et al. “Bacterial collagen-like proteins that form triple-helical structures.” Journal of structural biology 186,3 (2014): 451-61. doi:10.1016/j.jsb.2014.01.003
  • Peng, Yong Y et al. “Towards scalable production of a collagen-like protein from Streptococcus pyogenes for biomedical applications.” Microbial cell factories 11 146. 5 Nov. 2012, doi:10.1186/1475-2859-11-146
  • Jie, I. W. K., et al.(2025). Advancements in Clinical Utilization of Recombinant Human Collagen: An Extensive Review. Life, 15(4), 582. https://doi.org/10.3390/life15040582

 

Domande frequenti (FAQ)

Il collagene vegano esiste davvero?
Sì, ma non proviene dal mondo vegetale. Il collagene vegano esiste solo come collagene ricombinante, prodotto tramite fermentazione microbica(es. lieviti o batteri geneticamente modificati). Ha una struttura identica al collagene umano, ma è realizzato senza l’uso di tessuti animali, ed è quindi compatibile con l’etica vegana.

Il collagene vegetale è la stessa cosa del collagene vegano?
No. Il cosiddetto “collagene vegetale” è una definizione impropria, poiché il collagene non esiste nel mondo vegetale. In genere, questa espressione viene usata per descrivere prodotti a base di estratti vegetali e nutrienti pro-collagene, ma privi di collagene vero. Solo il collagene prodotto biotecnologicamente può essere definito correttamente vegano.

Il collagene ricombinante è efficace quanto quello animale?
Sì. Il collagene ricombinante è chimicamente identico al collagene umano e presenta una elevata compatibilità biologica. In ambito cosmetico e biomedicale, ha mostrato ottime performance in termini di idratazione, elasticità cutanea, rigenerazione tissutale e integrazione nei biomateriali.

Dove posso trovare prodotti con collagene vegano ricombinante?
Al momento, i prodotti disponibili sono limitati e si trovano principalmente nella cosmesi di fascia alta o in laboratori specializzati. È importante leggere l’etichetta e verificare la presenza di diciture come recombinantcollagen, bio-engineeredcollagen o vegan collagen from fermentation.

Il collagene vegano può essere assunto come integratore?
Non ancora in modo diffuso. Alcuni prototipi e integratori sperimentali sono in fase di sviluppo, ma la maggior parte delle applicazioni attuali riguarda l’uso topico o biomedicale. La produzione di collagene ricombinante su larga scala è in crescita, quindi è probabile che nei prossimi anni aumenteranno anche le formulazioni orali disponibili.

 

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