A cura della Redazione revisionato il 10/11/2022.
I fili biostimolanti sono un dispositivo utilizzato in medicina per molteplici finalità tra cui la biostimolazione dei tessuti ed il sostegno meccanico alle strutture cutanee e connettivali. Questi fili sono realizzati, principalmente, in polidiossanone (PDO) un polimero sintetico biodegradabile con proprietà di resistenza e affidabilità testati nel corso degli ultimi decenni. Tale tecnologia, infatti, è ampiamente utilizzata nelle suture in ambito chirurgico per le sue proprietà di resistenza e biodegradabilità nel tempo.
In medicina estetica, il ruolo dei fili biostimolanti è molto più complesso ed abbraccia la capacità di stimolare la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico nonché fornire un supporto meccanico ai tessuti dove sono impiantati. Il principale riferimento è ai tessuti cutanei che grazie ai fili biostimolanti possono essere riposizionati o messi in trazione a seconda delle necessità del medico estetico. Il trattamento può essere eseguito in diverse parti del corpo come viso, collo, decolté, glutei, cosce ed addome. In base al tipo di intervento sono utilizzati differenti tipologie di fili biostimolanti.
“il ruolo dei fili biostimolanti è molto più complesso ed abbraccia la capacità di stimolare la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico nonché fornire un supporto meccanico ai tessuti dove sono impiantati”
FILI BIOSTIMOLANTI VISO – I fili biostimolanti sono utilizzati in diversi distretti del corpo, tuttavia trovano larga applicazione nel trattamento degli inestetismi del viso. I fili biostimolanti sono noti anche con il nome di lifting non chirurgico, o soft lifting, poiché l’esecuzione dell’intervento non richiede nessun intervento chirurgico.
I fili biostimolanti sono utilizzati nella zona viso per inestetismi come:
L’intervento è realizzato ambulatorialmente mediante l’ausilio di anestetici ad uso topico o locale. I fili vengono inseriti nel tessuto sottocutaneo con l’aiuto di cannule in un tempo compreso tra 15 e 60 minuti a seconda della zona da trattare e della difficoltà dell’intervento. I risultati sono visibili nell’immediato e si consolidano durante le prime 4 settimane. La durata dei fili è variabile a seconda del materiale utilizzato e del diametro; si può individuare una forbice temporale che va dai 12 ai 24 mesi.
FILI BIOSTIMOLANTI GLUTEI – Nel campo del lifting dei glutei i fili biostimolanti rappresentano una delle migliori innovazioni. Come nel caso del viso, è un intervento non chirurgico eseguibile ambulatorialmente, indolore e rapido. I fili utilizzati per questa tecnica sono in polidiossanone in un numero compreso tra 10/12 per gluteo con un costo relativamente contenuto. In alcuni casi sono utilizzati fili in una delle varianti del caprolattone e/o acido polilattico in numero minore grazie alle maggiori proprietà di trazione e ancoraggio, ma con maggiori costi in termini economici.
PRIMA E DOPO – Un recente studio che ha preso in esame 57 pubblicazioni di tipo scientifico sull’argomento ha stato tracciato un quadro positivo per quanto riguarda i risultati e gli effetti collaterali del trattamento. Tuttavia gli studi hanno evidenziato i limiti del trattamento per quanto riguarda la durata che mediamente non supera i 18 mesi dopo i quali i tessuti tendono a ritornare ad una condizione pretrattamento.
“I risultati sono visibili nell’immediato e si consolidano durante le prime 4 settimane.”
I risultati, dopo l’intervento, sono visibili già dopo le prime ore con un consolidamento del risultato nel corso delle prime settimane. La stimolazione dei tessuti permette la sintesi di nuovo collagene, elastina ed acido ialuronico. Ciononostante, il collagene prodotto è di tipo I che non produce effetti soddisfacenti in funzione delle finalità del trattamento.
I fili biostimolanti trovano, inoltro, largo impiego in abbinamento con altri trattamenti di medicina estetica ed interventi di chirurgia estetica. In particolare durante i trapianti di grasso autologo vengono utilizzati fili biostimolanti, di trazione o meno, per meglio definire le aree interessate e permettere una graduale e lenta stabilizzazione del grasso nei tessuti.
CONTROINDICAZIONI E RISCHI – Gli interventi che prevedono l’uso di fili biostimolanti non sono consigliati in soggetti sottoposti a terapie a base di antiinfiammatori e anticoagulanti, che hanno subito altre tipologie di trattamenti e interventi estetici nonché individui che vengono considerati non idonei dal medico estetico in base alle condizioni della cute durante la visita preliminare. In linea di massima, dunque, l’intervento può essere eseguito senza rischi dalla quasi totalità delle persone.
I rischi più comuni legati all’intervento sono:
Fonti: