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GAET (Grande Autoemoterapia): cos’è, a cosa serve e benefici clinici

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16 Luglio 2025 Autore: Redazione

La GAET, acronimo di Grande AutoEmoTerapia, è una procedura medica che fa parte delle cosiddette terapie biologiche, utilizzate sia in ambito immunomodulante che rigenerativo. Essa prevede il prelievo di una quantità significativa di sangue venoso del paziente, la sua miscelazione con una specifica concentrazione di ossigeno-ozono e la successiva reinfusione endovenosa.

Nata inizialmente come tecnica impiegata in alcune terapie complementari, la GAET ha ricevuto crescente attenzione anche da parte della comunità scientifica, grazie ai suoi effetti sul sistema immunitario, sulla modulazione dell’infiammazione e nella gestione del dolore cronico.

La GAET non deve essere confusa con la piccola autoemoterapia (PAET), nella quale la quantità di sangue prelevato è minima e viene generalmente reiniettata per via intramuscolare. La GAET, al contrario, utilizza volumi maggiori (di norma 100-200 ml) ed è eseguita in ambienti sanitari con monitoraggio clinico.

L’uso dell’ozonoterapia in medicina inizia nel corso del XX secolo, soprattutto in ambito infettivologico e chirurgico. Solo in epoca recente, tuttavia, la GAET è stata codificata come trattamento standard in alcune pratiche di medicina funzionale e rigenerativa.

Cos’è la GAET?

La GAET (Grande AutoEmoTerapia) è una procedura terapeutica che consiste nel prelievo di sangue venoso, nella sua ozonizzazione e nella successiva reinfusione endovenosa dello stesso sangue trattato. Solitamente vengono prelevati 100-200 ml di sangue, raccolti in una sacca sterile contenente anticoagulante. A questo sangue viene poi aggiunta una miscela di ossigeno e ozono medicale, in concentrazione controllata, secondo protocolli stabiliti. Il contatto tra il gas e il sangue avviene in ambiente chiuso e sterile, garantendo la sicurezza del processo.

Dopo alcuni minuti di esposizione alla miscela gassosa, il sangue ozonizzato viene reinfuso lentamente nello stesso accesso venoso. Questo procedimento ha lo scopo di attivare meccanismi biologici e immunologici benefici nell’organismo. La GAET è eseguita solo da personale sanitario qualificato, in strutture mediche abilitate. Si distingue dalla piccola autoemoterapia (PAET) per il volume di sangue trattato e per la via di reinfusione, rendendola una tecnica più complessa ma anche più efficace in molte condizioni. La sua applicazione si basa su protocolli scientifici e viene adattata al singolo paziente.

A cosa serve la GAET?

La Grande AutoEmoTerapia è impiegata in medicina per il suo effetto immunomodulante, antinfiammatorio e rigenerativo. Grazie all’azione controllata dell’ozono medicale, la GAET stimola risposte biologiche che possono essere utili in numerose condizioni cliniche. È indicata in patologie croniche caratterizzate da infiammazione persistente, alterazioni immunitarie o carenza di ossigenazione tissutale. Tra queste troviamo le malattie autoimmuni, la sindrome da stanchezza cronica, alcune infezioni recidivanti e il dolore cronico.

L’efficacia della GAET è oggetto di studio anche in ambito vascolare (come nei casi di arteriopatia periferica) e metabolico, dove può contribuire a migliorare la funzione cellulare e il bilancio ossidativo. In ambito estetico e anti-aging, la GAET è integrata in protocolli volti a migliorare la qualità della pelle, l’energia generale e la risposta immunitaria cutanea. Sebbene non sia considerata un trattamento di prima linea, può rappresentare una risorsa efficace in un approccio integrato e personalizzato alla cura del paziente, soprattutto nei casi in cui le terapie convenzionali risultino insufficienti o mal tollerate.

Indicazioni terapeutiche della GAET

La GAET è utilizzata in diverse condizioni cliniche per via della sua capacità di modulare il sistema immunitario, migliorare l’ossigenazione e ridurre lo stress ossidativo. Le principali indicazioni terapeutiche documentate includono:

  • Trattamenti anti-aging, in combinazione con protocolli di medicina estetica e rigenerativa
  • Malattie autoimmuni (come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico)
  • Sindrome da stanchezza cronica e fibromialgia
  • Malattie virali croniche (herpes simplex recidivante, epatite virale)
  • Patologie infiammatorie croniche intestinali e articolari
  • Infezioni batteriche ricorrenti (come cistiti o sinusiti croniche)
  • Piede diabetico e altre forme di ulcere vascolari
  • Disturbi del microcircolo e arteriopatie periferiche
  • Sindrome metabolica e stati infiammatori legati a obesità
  • Supporto nelle terapie oncologiche (in contesti integrativi)

Queste indicazioni devono sempre essere valutate da un medico esperto, all’interno di un piano terapeutico personalizzato, sulla base della condizione clinica e delle comorbidità del paziente.

Come funziona la GAET a livello biologico

L’efficacia della GAET deriva dalla reazione tra il sangue prelevato e la miscela di ossigeno-ozono, che genera una stimolazione controllata del sistema ossidativo. Questa reazione non ha un effetto diretto dell’ozono come molecola, ma agisce attraverso i suoi derivati reattivi, come ozonidi e perossidi, che si formano nel sangue e agiscono come segnali biologici.

Questi composti inducono la produzione di enzimi antiossidanti (come glutatione perossidasi e superossido dismutasi), migliorano la viscosità ematica e l’ossigenazione dei tessuti, stimolano la liberazione di citochine immunoregolatorie e regolano l’attività dei globuli bianchi. Il risultato è una modulazione immunitaria che non inibisce né stimola in modo eccessivo, ma ri-equilibra la risposta infiammatoria.

A livello sistemico, questi effetti si traducono in una migliore tolleranza allo stress, una riduzione dell’infiammazione cronica di basso grado, un miglioramento del microcircolo e una maggiore efficienza nella risposta agli agenti patogeni. L’azione è graduale e cumulativa, ed è per questo che la GAET viene proposta in cicli di trattamento per ottenere benefici stabili nel tempo.

Benefici e risultati clinici

La GAET ha mostrato benefici rilevanti in diversi ambiti della pratica clinica, grazie alla sua capacità di migliorare la funzione immunitaria, la circolazione sanguigna e la riserva antiossidante del corpo. I pazienti che si sottopongono a questa terapia riferiscono frequentemente una riduzione della stanchezza, un aumento dell’energia generale e un miglioramento della qualità del sonno.

Dal punto di vista clinico, la GAET può contribuire a una riduzione del dolore cronico e dell’infiammazione persistente, in particolare nei pazienti affetti da patologie autoimmuni o degenerative. Studi osservazionali e case series riportano anche un miglioramento della tolleranza a trattamenti farmacologici, una riduzione della frequenza delle infezioni recidivanti e un più rapido recupero da condizioni debilitanti.

In ambito estetico e anti-aging, i benefici riportati includono una pelle più tonica, luminosa e meglio ossigenata. Questo effetto si collega all’aumentata disponibilità di ossigeno e alla riduzione dei radicali liberi. È importante sottolineare che i risultati possono variare da paziente a paziente e che l’efficacia è maggiore quando la GAET è integrata in un programma terapeutico completo, sotto supervisione medica.

Rischi, effetti collaterali e controindicazioni

La GAET, se eseguita da personale sanitario qualificato e in ambiente controllato, è considerata una procedura sicura. Tuttavia, come ogni trattamento medico, non è priva di potenziali effetti collaterali. I più comuni sono lievi e transitori, come una sensazione di calore, nausea leggera o capogiri durante o subito dopo la reinfusione. In rari casi possono comparire reazioni vasovagali, con abbassamento della pressione e malessere.

Possono inoltre verificarsi piccoli ematomi nel punto di accesso venoso o irritazioni locali, soprattutto se la tecnica non è eseguita correttamente. Le complicanze gravi sono eccezionali, ma includono il rischio di embolia gassosa se non si rispettano le norme di sicurezza (es. uso di miscele gassose pure e non aria ambiente).

Le principali controindicazioni alla GAET includono:

  • Deficit di G6PD (favismo), per rischio di emolisi
  • Gravidanza e allattamento
  • Ipertiroidismo scompensato
  • Insufficienza cardiaca grave o instabilità emodinamica
  • Epilessia non controllata

È fondamentale che ogni paziente venga valutato tramite anamnesi clinica completa e, se necessario, con esami preliminari prima di iniziare il trattamento.

Fonti:

  • Chirumbolo, S. et al. (2023). The Oxygen-Ozone Adjunct Medical Treatment According to the Protocols from the Italian Scientific Society of Oxygen-Ozone Therapy: How Ozone Applications in the Blood Can Influence Clinical Therapy Success via the Modulation of Cell Biology and Immunity.Biology, 12(12), 1512. https://doi.org/10.3390/biology12121512
  • Chirumbolo, S. et al. (2024). Medical use of adjunct oxygen-ozone therapy and its impact on the scientific literature to date. The Lancet Regional Health – Americas, Volume 35, 100807. https://www.thelancet.com/journals/lanam/article/PIIS2667-193X(24)00134-0/fulltext
  • Hu, B., Zheng, J., Liu, Q., Yang, Y., & Zhang, Y. (2018). The effect and safety of ozone autohemotherapy combined with pharmacological therapy in postherpetic neuralgia. Journal of painresearch11, 1637–1643. https://doi.org/10.2147/JPR.S154154

 

Domande frequenti (FAQ)

  1. Quante sedute di GAET sono necessarie per vedere dei risultati?
    Il numero di sedute varia in base alla patologia trattata. Generalmente si consigliano da 5 a 10 sedute, con frequenza settimanale o bisettimanale. Alcuni protocolli prevedono cicli ripetuti nel tempo.
  2. La procedura è dolorosa o fastidiosa?
    La GAET è generalmente ben tollerata. Il paziente avverte solo il prelievo e la reinfusione come per una normale flebo. Talvolta si può percepire una lieve sensazione di calore durante la reinfusione.
  3. Può essere combinata con altri trattamenti?
    Sì. La GAET è spesso utilizzata in terapia integrata, insieme a trattamenti farmacologici, fisici o nutrizionali. È importante che sia il medico a decidere le combinazioni più opportune.
  4. È una terapia riconosciuta a livello ufficiale?
    In Italia la GAET non è attualmente rimborsata dal SSN, ma è praticata in centri medici privati autorizzati, secondo protocolli stabiliti da società scientifiche specializzate in ossigeno-ozonoterapia.
  5. Ci sono effetti collaterali a lungo termine?
    Se eseguita correttamente da personale competente, non sono noti effetti avversi cronici. Tuttavia, è essenziale affidarsi a centri certificati che rispettino le norme igienico-sanitarie e i protocolli validati.

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