A cura della Redazione revisionato il 10/11/2022.
La prevenzione è la strada più efficace per contrastare il cronoaging. Stimolare Il collagene e l’acido ialuronico sono le principali armi utilizzate dalla medicina estetica nella lotta contro gli inestetismi dell’invecchiamento cutaneo. Essendo sostanze già presenti nell’organismo, non comportano rischi per la salute e non comportano controindicazioni.
Cosa si può fare contro l’invecchiamento? Ad oggi non ci sono cure miracolose che promettono la vita eterna ma la medicina estetica può aiutare a prevenire alcuni effetti dell’invecchiamento cutaneo. La comparsa degli inestetismi dovuti all’aging, rappresenta il principale motivo per la quale ci si rivolge al medico estetico e questo ci fornisce un quadro esaustivo sull’importanza della prevenzione e sull’uso di sostanze naturale e prive di controindicazioni.
In passato l’azione del medico e del chirurgo estetico era principalmente focalizzata sul trattamento della condizione, in modo chirurgico o meno, al fine di eliminare l’inestetismo. Questo approccio consentiva di risolvere temporaneamente alcuni problemi estetici ma non garantiva il miglioramento della condizione dei tessuti ed un approccio strutturale al problema. La degradazione delle fibre di collagene, cosi come la diminuzione di elastina e acido ialuronico, continuava a peggiorare fino a diventare un serio problema.
La medicina antiaging ha preso piede con l’obiettivo di eliminare alcune conseguenze dell’invecchiamento cutaneo agendo principalmente sulla prevenzione o su tecniche non invasive e dannose per la salute dei tessuti. I principali strumenti di questa scuola di pensiero sono rappresentati proprio dalle stesse sostanze che l’organismo utilizza per l’impalcatura degli stessi: collagene, acido ialuronico ed elastina.
Le ragioni che attestano l’importanza del collagene sono molteplici e non devono essere intese come indispensabili solo nell’ambito della medicina estetica. Il collagene, difatti, è largamente utilizzato in altre branche della medicina trovando applicazione in ambito cardiovascolare o nell’implantologia ossea. In medicina e chirurgia estetica l’importanza è cresciuta esponenzialmente con le conferme in ambito scientifico sull’utilità di questa proteina.
Il collagene è la principale proteina dell’organismo rappresentando un quartodelle proteine totali di un essere umano. È un attore centrale della matrice extracellulare e rappresenta la struttura portante della pelle conferendo a quest’ultima resistenza, forma e un certo grado di elasticità. Le fibre di collagene lavorano in stretto contatto con l’elastina, un altro importante componente dei tessuti.
Dopo i 20/25 anni di età, la produzione di collagene subisce un progressivo rallentamento ed un peggioramento “qualitativo”. Nella pelle la diminuzione delle fibre di collagene, o la degradazione delle stesse, porta alla comparsa di inestetismi come rughe, macchie cutanee e lassità.
Il collagene è prodotto dai fibroblasti in quantità sufficienti a mantenere sani i tessuti e conferire alla cute una certa tonicità ed elasticità. Dopo i 20/25 anni di età, la produzione di collagene subisce un progressivo rallentamento ed un peggioramento “qualitativo”. Nella pelle la diminuzione delle fibre di collagene, o la degradazione delle stesse, porta alla comparsa di inestetismi come rughe, macchie cutanee e lassità.
Indurre i fibroblasti a produrre neocollagene ed elastina non è semplice. I trattamenti come la radiofrequenza o il laser non riescono a stimolare adeguatamente epidermide e derma. I risultati di questi trattamenti rimangono limitati, con solo riferimento al campo della biostimolazione. Un ulteriore problema è dato dalla complessità delle fibre di collagene che non sono facili da metabolizzare con altri alimenti, integratori o farmaci. Una risposta concreta arriva con la biostimolazione, un trattamento medico estetico capace di raggiungere risultati decisamente migliori nella stimolazione cutanea in modo non invasivo e poco tempo.
I fibroblasti, in presenza di una corretta idratazione e di condizioni ideali, aumentano la propria attività sintetizzando tutta una serie di sostanze indispensabili per la salute della pelle tra cui collagene ed elastina.
Aumentare il collagene presente nell’epidermide e nel derma è importante ma assai difficile. Esistono anche cibi capaci di stimolare la produzione di collagene ma gli effetti sono moderati ed i risultati pressoché nulli. Iniezioni di collagene ricombinate nei diversi strati della pelle sono una soluzione abbastanza recente e che ha permesso di raggiungere risultati importanti ed esteticamente rilevanti. Questo perché il collagene ricombinante ha una struttura meno complessa del collagene “naturale” e, dunque, facilmente metabolizzabile.
Questa caratteristica rende il collagene ricombinante particolarmente adatto alla formazione di legami con molecole d’acqua nel processo di idratazione dei tessuti. Questa capacità garantita dal collagene ricombinante è largamente superiore alle soluzioni tradizionali tanto da fornire risultati sia nel breve che nel medio periodo. I fibroblasti, in presenza di una corretta idratazione e di condizioni ideali, aumentano la propria attività sintetizzando tutta una serie di sostanze indispensabili per la salute della pelle tra cui collagene ed elastina.
Acido ialuronico e collagene sono i due principali protagonisti della lotta all’invecchiamento cutaneo. L’uso combinato di queste sostanze permette di ottenere una stimolazione profonda dei tessuti contrastando efficacemente cronoaging, photoaging ed esiti cicatriziali di diversa natura. La biostimolazione permette dunque di non agire meccanicamente sui tessuti bensì fornisce gli strumenti necessari alle cellule per ritornare alla loro massima efficienza, come in gioventù.
Anche le rughe sono efficacemente contrastate con questo metodo e con risultati importanti. Se da un lato si può “riempire” la ruga con il classico effetto filler, dall’altro si ottiene una stimolazione locale dei tessuti con un miglioramento dei livelli qualitativi e quantitativi di collagene, elastina ed acido ialuronico. L’esaurimento degli effetti del filler è compensato dal ripristino della salute dei tessuti e del ciclo di ricambio cellulare.
Benché questo tipo di soluzione non sia definitivo, consente di ottenere risultati duraturi per un periodo variabile che va dai 6 ai 12 mesi. La durata delle sedute di biostimolazione è di 20/30 minuti e sono necessarie due sedute per ottenere risultati concreti. Le due sedute devono essere effettuate ad una distanza di 30 giorni l’una dall’altra. Sul piano dei rischi, il trattamento è pressoché privo di effetti collaterali essendo a base di sostanze presenti nell’organismo ed assolutamente naturali.
Fonti:
Dott. Antonino De Pasquale