La medicina rigenerativa rappresenta oggi uno dei campi più promettenti per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo. Al centro di questo approccio vi è la possibilità di riattivare i meccanismi endogeni di produzione del collagene.
La medicina rigenerativa rappresenta oggi uno dei campi più promettenti per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo. Al centro di questo approccio vi è la possibilità di riattivare i meccanismi endogeni di produzione del collagene.
L’impiego dell’intelligenza artificiale nella medicina estetica sta portando a innovazioni significative che migliorano la qualità dei servizi e l’efficienza operativa degli studi medici.
Il rilassamento cutaneo del viso rappresenta uno dei principali indicatori dell’invecchiamento biologico.
L’atrofia cutanea è una condizione dermatologica in cui la pelle subisce una riduzione progressiva del suo spessore.
Le discromie del viso possono costituire un problema sul piano estetico tanto da rappresentare una delle priorità della medicina estetica.
L’uso degli esosomi nella medicina estetica è un campo di ricerca relativamente recente ed in continua evoluzione. La capacità di favorire la rigenerazione cellulare ed altri importanti processi apre le porte a molteplici potenziali utilizzi per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo.
L'ipoderma rappresenta lo strato più profondo della cute, situato al di sotto del derma, offre supporto a cute ed annessi ed è fondamentale nei processi che portano all’invecchiamento cutaneo.
La perdita di collagene può incidere fortemente sulla dilatazione dei pori. I pori dilatati non sono da confondere con i punti neri (comedoni aperti).
Il glutatione, grazie alle sue proprietà antiossidanti e alle sue azioni intrinseche, svolge un ruolo significativo nel contrastare l'invecchiamento cutaneo e preservare l'aspetto giovane e sano della pelle.
Al grande pubblico, il coenzima Q10 è meglio noto per le sue proprietà antiossidanti e antinvecchiamento.