Cosa rende la pelle elastica
A cura della Dott.ssa Maria Grazia Lamberti revisionato il 10/11/2022.
L’elasticità della pelle è una proprietà che dipende dall’associazione di vari fattori, alcuni dipendenti dal proprio assetto individuale, altri legati all’invecchiamento. Curare la propria pelle e stimolarne l’elasticità, nonostante l’inevitabile processo di aging, può rappresentare un’ottima strategia per avere una cute più flessibile, tesa e lucente.
Da cosa dipende l’elasticità della pelle?
La pelle che riveste il nostro corpo non è da considerarsi una semplice barriera che ci protegge dal mondo esterno, bensì è un vero e proprio apparato, denominato sistema tegumentario, che gode di alcune proprietà. Una di queste proprietà risiede nell’elasticità della cute, ossia nella capacità della pelle di ritornare alla sua conformazione originaria, dopo essere stata sottoposta a uno stiramento o a una deformazione, come un allungamento o una contrazione.
L’elasticità della pelle è una qualità indispensabile del sistema tegumentario, in quanto fa sì che, in seguito a ogni deformazione, la cute non si accumuli nella direzione della deformazione ma ritorni invece al suo stato di partenza. Questa proprietà viene assicurata dalla presenza, nella matrice extracellulare del tessuto sottocutaneo, di varie proteine, che concorrono a fornire un’impalcatura strutturale e flessibile alla pelle.
In particolar modo, nel derma, ossia lo strato profondo della pelle, vi sono due proteine di primaria importanza: il collagene e l’elastina; mentre il collagene si organizza in reticolati tridimensionali che sorreggono la cute e ne permettono la resistenza alle trazioni, l’elastina si combina con il collagene, per conferire flessibilità ed elasticità alla cute stessa. L’elastina, grazie alle sue fibrille, ha una sorta di memoria, grazie alla quale, dopo ogni allungamento o accorciamento della pelle, ne permette il ritorno allo stato originario.
Come capire se si ha la pelle elastica?
Oltre alla proprietà elastica, precedentemente descritta, un’altra caratteristica della cute è quella di manifestare la proprietà viscoelastica; mentre l’elasticità garantisce la possibilità di ritornare allo stato di partenza dopo una deformazione o uno stiramento, la viscoelasticità è legata al recupero della conformazione di partenza in seguito a uno sforzo di compressione. Entrambe queste proprietà possono essere testate nella propria cute ma è bene specificare che la viscoelasticità è in stretta dipendenza non della concentrazione di elastina bensì della quantità di acido ialuronico, in grado di trattenere le molecole di acqua.
Per stimare il grado di elasticità della pelle può essere effettuato un semplice pinch test, ossia un test condotto sulla cute per mezzo di un pizzicotto; con il pinch test si pizzica la pelle della faccia dorsale di una mano, si rilascia e poi si valutano i secondi che la pelle impiega per tornare allo stato iniziale. Al di sotto dei 50 anni di età, se la pelle impiega meno di 7-8 secondi per tornare allo stato di partenza allora la pelle è ancora molto elastica, mentre in età più avanzate la pelle tende a recuperare la sua forma in tempi più lunghi, fino a 40-50 secondi raggiunti i 70 anni.
La capacità viscoelastica può invece essere stimata al risveglio, specie se si è soliti dormire in decubito prono, con il viso rivolto verso il cuscino; al risveglio, la pelle del viso appare leggermente schiacciata a causa della compressione determinata dal cuscino: si può dunque misurare quanto tempo impiega per recuperare la sua forma normale, misurando i secondi necessari in maniera periodica. Questa prova fornisce una stima della viscoelasticità, dipendente dalla capacità di opporsi a una compressione meccanica.
Pelle poco elastica: cause
L’elasticità della pelle è una proprietà multifattoriale, che viene a dipendere dalla combinazione di differenti cause, alcune modificabili come il tipo di alimentazione assunta, e altre non modificabili come l’inevitabile processo di invecchiamento. Bisogna dunque specificare che il contenuto in elastina della matrice extracellulare e la flessibilità della cute variano anche a seconda della particolare predisposizione genetica di ogni soggetto, che sta alla base della variabilità biologica inter-individuale.
A parte i fattori genetici ed ereditari, il possedere una pelle poco elastica può altresì dipendere dal naturale processo di aging: più si invecchia, più la produzione di collagene tende a diminuire e più l’organizzazione fibrillare tipica dell’elastina tende ad attenuarsi, lasciando spazio a un ammasso di elastina invecchiata e non più funzionale. L’eccessiva esposizione alla luce solare e ai suoi raggi ultravioletti è un altro fattore determinante per una pelle che perde parte della sua elasticità, a causa dell’induzione dell’enzima che va a degradare l’elastina, ossia l’elastasi.
Altre cause come la disidratazione o abitudini voluttuarie come fumo e alcol, a causa della maggior produzione di radicali liberi, possono danneggiare apertamente la conformazione strutturale del derma, degradando elastina e collagene. Levigare ed esfoliare periodicamente lo strato di cellule morte sull’epidermide può rivelarsi una buona strategia per dare impulso a una maggiore proliferazione cellulare, che stimola la deposizione di collagene ed elastina.
Cosa mangiare per maggiore tonicità?
Oltre al ricorso ai comuni integratori di collagene, elastina ed acido ialuronico, è possibile seguire un regime alimentare sano, equilibrato e corretto per stimolare la proprietà elastica della cute. I già citati radicali liberi, dannosi per la funzionalità cellulare, possono essere contrastati tramite l’assunzione di alimenti anti-ossidanti oppure di alcune vitamine e acidi grassi omega-3.
Alcuni alimenti contengono naturalmente gli amminoacidi precursori della sintesi di collagene ed elastina, per cui può risultare utile assumerli nel contesto di una dieta ben bilanciata ed integrata, oppure possono fungere da composti anti-ossidanti che proteggono l’elastina e il collagene dal danneggiamento e dalla degradazione. Il licopene contenuto nei pomodori oppure la Vitamina C contenuta negli agrumi e nelle verdure a foglia verde esercitano un’ottima azione anti-ossidante, mentre sardine, alici, tonno e salmone, grazie agli acidi grassi buoni di cui abbondano, rigenerano le fibre elastiche deteriorate.
Il ruolo di collagene ed elastina
Il collagene e l’elastina, insieme all’acido ialuronico, rappresentano le tre molecole fondamentali nell’organizzazione strutturale e funzionale della regione profonda della cute, costituendo un’intelaiatura in grado di resistere alla trazione, alla deformazione e alla compressione. L’elastina è una molecola che vanta ottime capacità di flessibilità ma è poco resistente alla trazione, per questo motivo si combina (nel processo di cross-linking) con molecole di collagene, formando un agglomerato assai resistente ed elastico.
Per questa ragione, può essere utile, in alcuni casi, ricorrere all’assunzione di integratori di collagene ed elastina, sotto forma di molecola idrolizzata. Il collagene idrolizzato e l’elastina idrolizzata sono molecole che sono state preventivamente “digerite” con enzimi e ridotte nelle dimensioni, in maniera da essere assorbite con più efficacia, una volta iniettate direttamente nel derma.
Fonti:
- Pietro Donati, Dermatopatologia clinica, Torino, Minerva medica, 2018.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Suzanne M. Mithieux, Anthony S.Weiss, Elastin. Advances in Protein Chemistry. 2005;70:437-61
- Silke K. Schagen, et al. Discovering the link between nutrition and skin aging. Dermatoendocrinology. 2012 Jul 1;4(3):298-307.