Microdermoabrasione: come funziona?
La microdermoabrasione – trattamento non invasivo e sicuro – si è ritagliata un posto significativo nei trattamenti di medicina estetica e in dermatologia, anche grazie alla possibilità di essere adoperata in combinazione con altri trattamenti. Capace di stimolare la riparazione tissutale e migliorare il microcircolo permette di ristabilire il ruolo del collagene nei tessuti migliorandone l’aspetto ed eliminando gli inestetismi superficiali.
Autore: Redazione
Cos’è la microdermoabrasione
La microdermoabrasione è una procedura medica estetica non invasiva finalizzata all’esfoliazione e al ringiovanimento della pelle. Questo trattamento si basa su un processo di abrasione meccanica controllata che rimuove gli strati superficiali della pelle, favorendo il rinnovamento cellulare e migliorando l’aspetto cutaneo. La microdermoabrasione è particolarmente indicata per affrontare una serie di problematiche cutanee, tra cui il fotoaging, le smagliature, le rughe superficiali, gli ispessimenti cutanei, gli esiti di acne, i pori dilatati, le macchie cutanee o discromie, le cheratosi, e il rinofima.
Una delle caratteristiche distintive di questo trattamento è la sua capacità di stimolare la produzione di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti, componenti strutturali indispensabili per i tessuti, soprattutto la pelle. La microdermoabrasione offre risultati notevoli, donando alla pelle un aspetto più giovane, uniforme e luminoso. È un trattamento versatile e altamente efficace che offre una soluzione non invasiva per migliorare significativamente la salute e l’aspetto della pelle.
Come funziona
La microdermoabrasione agisce mediante un processo di esfoliazione meccanica (paragonabile alla tecnica industriale della sabbiatura) degli strati superficiali della pelle, eliminando cellule morte, detriti e altre imperfezioni cutanee. Allo stesso tempo, stimola una risposta fisiologica del tessuto cutaneo con l’attivazione dei fibroblasti alla produzione di nuovo collagene ed elastina come avviene normalmente nei processi di riparazione tissutale in seguito ad un trauma. Nei giorni e nelle settimane successive, la pelle sottoposta a microdermoabrasione appare più liscia, tonica ed elastica, con una maggiore uniformità e un aspetto più giovane.
Il processo, al contrario di altri trattamenti che rimuovono gli strati superficiali della pelle mediante strumenti meccanici, laser o composti acidi, adopera un manipolo appositamente progettato che produce un getto sulla pelle di piccoli cristalli di corindone noti per la loro leggera abrasività ma privi di capacità allergeniche. L’aspirazione simultanea dei cristalli e delle cellule esfoliate contribuisce a mantenere pulita l’area di trattamento ed a migliorare la microcircolazione facilitando i processi rigenerativi cutanei.
Per cosa è indicata la microdermoabrasione?
La microdermoabrasione si configura come trattamento scarsamente invasivo e molto versatile, impiegato per diverse condizioni a carico della cute. Tuttavia, non è adatta per tutti i problemi cutanei e può non essere efficace contro rughe e cicatrici profonde, o altri inestetismi che originano in profondità. La microdermoabrasione è adoperata come trattamento primario o combinato per:
- Fotoaging ed invecchiamento cutaneo
- Rughe superficiali
- Smagliature
- Ispessimenti cutanei
- Esiti da acne
- Pori dilatati
- Macchie e discromie cutanee
- Cheratosi
- Rinofima
- Pelle grassa
Controindicazioni al trattamento
Sebbene la microdermoabrasione sia generalmente considerata una tecnica sicura e poco invasiva, è sconsigliata l’esecuzione in presenza di alcune problematiche dermatologiche in essere come infezioni cutanee o la rosacea. Le principali controindicazioni al trattamento includono:
- Infezioni cutanee (compresa l’acne in fase attiva)
- Rosacea
- Eczema
- Couperose e pelli estremamente sensibili
- Recenti trattamenti con tretinoina (meno di 2 settimane)
- Assunzione di anticoagulanti
Il trattamento può essere personalizzato in base alle esigenze e alle condizioni del paziente, rendendo la microdermoabrasione un’opzione flessibile per molte persone. Prima di sottoporsi a una seduta di microdermoabrasione, è sempre consigliabile consultare un medico esperto per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.
Sedi di Applicazione
La microdermoabrasione può essere utilizzata su diverse aree del corpo sebbene sia impiegata principalmente per il viso. Tuttavia, le sedi più comuni di applicazione includono:
- Viso: è una delle aree più frequentemente trattate con la microdermoabrasione per intervenire su diversi inestetismi cutanei, tra cui rughe superficiali, pori dilatati e macchie cutanee.
- Collo: la pelle del collo è particolarmente soggetta all’invecchiamento e alla perdita di elasticità. La microdermoabrasione può contribuire a migliorare la tonicità cutanea e a rendere la pelle del collo più liscia.
- Décolleté: Questa zona del corpo è spesso esposta al sole ed a condizioni climatiche che possono favorire la formazione di rughe e discromie cutanee.
Considerando la possibilità di modulare il trattamento e l’impatto sulla cute, la tecnica può essere adoperata in molte altre aree del corpo come ad esempio l’addome, le cosce ed i glutei per eliminare le antiestetiche smagliature.
Come si esegue il trattamento?
La microdermoabrasione è un trattamento relativamente veloce e semplice, ma i tempi e la frequenza delle sedute possono variare in base alle esigenze individuali e agli obiettivi del trattamento. La durata di una singola seduta va da20 a 60 minuti, a seconda dell’inestetismo da trattare e dalla vastità dell’area in esame. Anche sul piano delle sedute totali necessarie non è possibile quantificarne il numero a causa delle innumerevoli variabili chiamate in causa. Per la zona del viso, in genere, sono richieste dalle 2 alle 4 sedute.
La procedura richiede la preparazione del paziente, in particolare del sito da trattare con la detersione della pelle e la rimozione di eventuali cosmetici depositati. Il medico regola il dispositivo al fine di ottenere l’esfoliazione necessaria e voluta modulando il getto dei cristalli di corindone. Durante il passaggio il paziente può avvertire una sensazione di fastidio sia a causa del getto che per l’effetto vacuum provocato dall’aspirazione dei cristalli e dei detriti da parte del manipolo.
La microdermoabrasione, inoltre, può essere combinata con altri trattamenti, come i peeling chimici superficiali o la biorivitalizzazione, per aumentarne l’efficacia sul benessere della pelle. I protocolli di trattamento combinato sono, in genere, personalizzati in base alle esigenze del paziente e agli obiettivi da perseguire. Alla fine del trattamento il medico può applicare prodotti lenitivi e suggerire la protezione della zona trattata dalla diretta esposizione ai raggi solari.
Effetti collaterali della microdermoabrasione
La microdermoabrasione è un trattamento ben tollerato che non comporta gravi rischi e complicazioni in seguito alla sua esecuzione. La maggior parte degli effetti collaterali noti, inoltre, sono trascurabili e del tutto temporanei, risolvendosi nell’arco di poche ore. I più comuni effetti indesiderati sono limitati ad arrossamento ed irritazione dell’area trattata, piccole escoriazioni, iperestesia ed infezioni cutanee. Nella maggior parte degli interventi gli effetti collaterali più comuni si limitano all’arrossamento e l’irritazione.
Fonti:
- Rebecca Small et al.Peeling chimici, microdermoabrasione e prodotti topici. Guida pratica. Piccin-Nuova Libraria, 2016.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Matteo Basso et al, A cura di.Medicina e chirurgia estetica del corpo.London: Elsevier Health Sciences Italy; 2011.