Autore: Dott.ssa Maria Grazia Lamberti
Le rughe glabellari sono dei piccoli solchi antiestetici che affiorano nella fronte di alcune persone, in corrispondenza della radice del naso. Nella maggior parte dei casi queste rughe si formano per via dei processi di invecchiamento e di senescenza cellulare e possono essere trattate con valide procedure di medicina estetica. Le tecniche più utilizzate sono il filler, il peeling chimico ed il laser resurfacing. Sempre più diffusi i trattamenti biorivitalizzanti che puntano alla rigenerazione tissutale, ottenuta con bassa invasività e sostanze biocompatibili.
Che cosa sono le rughe glabellari
Le rughe glabellari sono dei solchi di natura antiestetica che emergono nella zona del viso compresa tra gli archi delle sopracciglia, nota appunto come glabella. Poiché queste rughe tendono a disporsi intorno alla radice del naso,durante la contrazione ricordano il naso del leone e pertanto sono anche definite come rughe leonine, o del leone.
Come detto, queste rughe consistono in solchi o leggere scanalature che attraversano in senso verticale la regione della glabella, tra gli archi delle sopracciglia. La contrazione dei muscoli mimici (o pellicciai) della metà superiore del viso determina la comparsa di questi solchi, i quali tendono a scomparire subito dopo la contrazione nei soggetti più giovani.
Con il progredire dell’età, la concentrazione delle principali proteine del derma della cute, ovvero del collagene e della tropoelastina tendono a scemare e, di conseguenza, la pelle perde il proprio tono elastico, afflosciandosi. Intorno alla radice del naso tale perdita di collagene si palesa come rughe glabellari.
Rughe Glabellari superficiali e profonde
Le rughe glabellari costituiscono un reperto del tutto asintomatico ma possono generare un certo senso di disagio estetico alla persona, la quale si ritrova in maniera perenne la zona intorno al naso estremamente corrucciata, con rughe più o meno profonde. Il disagio può aumentare nel caso in cui le rughe glabellari si configurino asimmetriche diventando, così, maggiormente visibili e antiestetiche.
Le rughe glabellari sono in età più giovanile del tutto superficiali e difficilmente superano il millimetro di profondità. Al contrario, con l’avanzare dell’età e con il raggiungimento dell’età adulta, le rughe glabellari si fanno più profonde, superando in molti casi il millimetro totale di profondità. Le rughe glabellari profonde destano maggiormente un senso di discomfort estetico e sono caratterizzate dal possedere anche una larghezza mediamente maggiore rispetto a quelle superficiali.
“Le rughe glabellari, così definite perché si dispongono nella zona della radice del naso, detta glabella, derivano dalla contrazione dei muscoli mimici della metà superiore del viso. Esse possono essere superficiali o profonde a seconda delle caratteristiche della persona e della sua età anagrafica.”
Le cause delle rughe glabellari
Come già anticipato, nella quasi totalità dei casi le rughe glabellari si manifestano in seguito agli inevitabili e fisiologici processi di invecchiamento e di senescenza cellulare, in virtù dei quali si assiste a un graduale deficit di collagene, elastina e acido ialuronico nel derma cutaneo.
Il processo di invecchiamento della pelle può però risultare accelerato da diversi fattori, tra cui spicca sicuramente la propensione genetica ad acquisire i solchi facciali, in special modo quelli peri-glabellari. Un altro parametro che spesso si ritrova in associazione alle malattie cutanee è rappresentato dall’esposizione protratta alla luce solare. I raggi UV del Sole generano dei danni genomici a carico delle cellule della pelle, le quali si saturano di radicali liberi e, se non adeguatamente protette con sostanze antiossidanti, possono manifestare poi rughe e altre alterazioni antiestetiche sul viso.
Le abitudini voluttuarie, come il consumo di alcol e il fumo di sigaretta, giocano anche un ruolo chiave nella genesi delle rughe glabellari, in quanto deteriorano la struttura globale della cute e accelerano notevolmente i fenomeni di senescenza. Infine, patologie pregresse con storia di disturbi del microcircolo e l’esposizione alle polveri inquinanti dell’ambiente esternofanno sì che la cute del viso sia più soggetta a manifestare solchi, rispetto alla norma.
I trattamenti per le rughe glabellari
Quando le rughe glabellari sono piuttosto superficiali e non lasciano dunque profondi solchi nella cute disposta intorno alla radice del naso e tra le sopracciglia, è possibile intervenire applicando localmente delle creme e delle lozioni nutrienti.I sieri, in particolar modo, apportano alla cute poco tonica e afflosciata un insieme importante di sostanze ad azione idratante e antiossidante. I prodotti mirano principalmente ad aumentare l’idratazione cutanea per aiutare le cellule del derma a migliorare il proprio metabolismo producendo quantità adeguate di collagene ed elastina.
I filler sono un valido trattamento per la correzione di queste rughe, tuttavia la composizione dei filler stessi è assai variabile.Di norma il medico estetico valuta insieme al paziente che tipo di filler iniettare per produrre il risultato migliore. L’acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali di questi filler utilizzato sia per le proprietà riempitive che per la capacità di aumentare l’idratazione dei tessuti. All’acido ialuronico si accompagnano altre sostanze come la carbossimetilcellulosa, l’idrossiapatite di calcio, il collagene. Quest’ultimo, soprattutto sottoforma di collagene ricombinante, fornisce una serie di vantaggi in grado di migliore l’idratazione, il metabolismo cellulare e la produzione di collagene.
I trattamenti più utilizzati
- Dermal filler a base di acido ialuronico e altre sostanze come il collagene ricombinate, l’idrossiapatite di calcio, la carbossimetilcellulosa, ecc.
- Tossina botulinica, questa soluzione fornisce sia volume sia la parziale immobilizzazione dei muscoli responsabile della formazione delle rughe.
- Peeling chimici a base di acidi di diversa natura a seconda del risultato e della profondità che si vogliono raggiungere
- Laser resurfacing
- Laser a luce pulsata
Quando le rughe glabellari sono invece piuttosto profonde e vengono quindi avvertite come un fastidioso effetto estetico, diverse persone ricorrono a una soluzione più drastica ma efficace, ovvero al botox. L’iniezione della tossina botulinica purificata permette infatti di ridistendere con successo la pelle della zona glabellare, producendo dei risultati duraturi e stabili nel tempo. Allo stesso modo, se le rughe glabellari sono molto incavate e la pelle sembra dunque “tirata” si può utilizzare il lipofilling, inserendo in loco cellule adipose prelevate da un altro distretto corporeo.
La biorivitalizzazione per le rughe glabellari
La biorivitalizzazione consiste in una delle metodiche più adottate e più efficaci nel trattamento delle rughe della zona glabellare. Essa viene praticata inoculando nella zona inter-sopraccigliare un cocktail di amminoacidi e acido ialuronico, che vanno a stimolare selettivamente la rigenerazione di collagene.
La formazione di nuovo collagene contribuisce fortemente a donare nuovamente alla zona della glabella una sorta di impalcatura strutturale stabile, offrendo resistenza alla pelle.
Fonti:
- Philippe Kestemont, Cecile Winter,Anatomia del volto applicata alle tecniche di ringiovanimento, EMC – Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei, Vol.14 Issue 1, pp. 1-16. Luglio 2017.
- Andrea Bovero, Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
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