Vitamina A, a cosa serve?

Autore: Dott. Massimiliano Nicolini
La vitamina A, nota anche con il termine retinoide quando si fa riferimento ai suoi derivati attivi, rappresenta uno dei micronutrienti più studiati e applicati nella pratica clinica dermatologica e in medicina estetica. Si tratta di una vitamina liposolubile con un ruolo fisiologico fondamentale in numerosi processi biologici, tra cui la crescita e la differenziazione cellulare, la funzione visiva, la regolazione del sistema immunitario e il mantenimento dell’integrità delle superfici epiteliali.
Nel contesto cutaneo, la vitamina A si distingue per la sua capacità di modulare in modo specifico la proliferazione e la maturazione dei cheratinociti, influenzando direttamente l’equilibrio del turnover epidermico. Tale proprietà è alla base del suo impiego nei protocolli terapeutici per la gestione di patologie dermatologiche croniche (come l’acne, la psoriasi o le cheratinizzazioni anomale) e nei trattamenti anti-invecchiamento.
La crescente attenzione verso soluzioni terapeutiche non invasive ha reso i retinoidi una componente irrinunciabile nei protocolli di medicina estetica, grazie alla loro efficacia scientificamente validata nel miglioramento della texture cutanea, nella stimolazione della sintesi del collagene e nella riduzione dei danni indotti dai radicali liberi e dalla fotoesposizione.
“I retinoidi, attraverso l’attivazione dei recettori nucleari RAR e RXR, modulano l’espressione genica di numerose proteine coinvolte nella proliferazione cellulare, nella sintesi del collagene e nella risposta infiammatoria cutanea.”
Che cos’è la vitamina A?
La vitamina A è una vitamina liposolubile essenziale per il corretto funzionamento di numerosi processi fisiologici. Appartiene alla classe dei retinoidi naturali e provitaminici carotenoidi, accomunati dalla capacità di influenzare la crescita cellulare, la funzione immunitaria, la visione e l’integrità dei tessuti epiteliali.
Dal punto di vista biochimico, la vitamina A si presenta in due principali categorie:
- Retinoidi: comprendono il retinolo (forma alcolica), il retinaldeide (forma aldeidica) e l’acido retinoico (forma acida). Queste molecole sono già attive o immediatamente convertibili nelle forme funzionali dall’organismo umano. Sono presenti principalmente negli alimenti di origine animale, come fegato, latticini, tuorlo d’uovo e pesci grassi.
- Carotenoidi provitaminici: la forma più rappresentativa è il β-carotene, che può essere convertito enzimaticamente in retinale all’interno dell’organismo. Questi composti si trovano in alimenti di origine vegetale, in particolare in ortaggi giallo-arancio e a foglia verde scuro (carote, zucche, spinaci).
Una volta assorbita, la vitamina A viene immagazzinata in forma di esteri nel fegato, che rappresenta il principale sito di riserva (oltre il 90% del totale corporeo). Da qui, il retinolo viene rilasciato nel circolo sanguigno in base alle esigenze metaboliche, legato alla retinol-binding protein (RBP), che ne consente il trasporto sicuro verso i tessuti bersaglio.
Nel contesto clinico e dermatologico, l’importanza della vitamina A risiede nella sua capacità di interagire con specifici recettori nucleari (RAR e RXR), modulando l’espressione genica di proteine coinvolte nel differenziamento, nella proliferazione cellulare e nella sintesi della matrice extracellulare. Tali funzioni la rendono indispensabile per il mantenimento dell’equilibrio cutaneo e delle difese immunitarie locali, oltre che per la prevenzione e il trattamento di numerose condizioni patologiche.
“Sebbene altamente efficaci, i retinoidi sistemici richiedono un’attenta sorveglianza clinica a causa del rischio teratogeno e degli effetti avversi dose-dipendenti, imponendo l’adozione di protocolli terapeutici rigorosi e personalizzati.”
Funzioni della vitamina A nella pelle
La pelle è uno degli organi bersaglio principali della vitamina A e dei suoi derivati, grazie alla loro azione diretta sull’epidermide e sul derma. I retinoidi agiscono principalmente attraverso il legame con recettori nucleari specifici, in particolare i retinoic acid receptors (RAR) e i retinoid X receptors (RXR), regolando l’espressione genica di numerosi fattori implicati nella proliferazione, differenziazione, infiammazione e produzione di matrice extracellulare.
Le principali funzioni dermatologiche della vitamina A includono:
- Regolazione del turnover cellulare e cheratinizzazione
La vitamina A è un regolatore chiave del ciclo di vita dei cheratinociti. Promuove il ricambio cellulare, favorisce l’esfoliazione controllata e previene l’accumulo di cellule cornee nello strato corneo. Questo effetto è fondamentale nella gestione di condizioni caratterizzate da ipercheratinizzazione, come acne, psoriasi, cheratosi pilare e ittiosi.
- Stimolazione della sintesi di collagene e ripristino dermico
I retinoidi stimolano la produzione di collagene di tipo I e III nei fibroblasti dermici e riducono l’attività delle metalloproteinasi (MMP), enzimi responsabili della degradazione della matrice extracellulare. Ciò contribuisce al miglioramento della tonicità cutanea, alla riduzione delle rughe sottili e alla rigenerazione dermica nei processi di invecchiamento cronico e photoaging.
- Azione antiossidante indiretta
Sebbene l’acido retinoico non agisca direttamente come antiossidante, alcuni carotenoidi precursori (come il β-carotene) possiedono una marcata capacità scavenger contro le specie reattive dell’ossigeno (ROS). In sinergia con altri antiossidanti (vitamina C, vitamina E), contribuiscono a mitigare lo stress ossidativo cutaneo indotto da raggi UV e inquinanti ambientali.
- Modulazione dell’attività sebacea
I retinoidi sono in grado di ridurre l’attività delle ghiandole sebacee, normalizzare la secrezione di sebo e diminuire l’infiammazione follicolare, rendendoli uno dei pilastri terapeutici nel trattamento dell’acne comedonica e infiammatoria.
- Effetto immunomodulante locale
La vitamina A è implicata nel mantenimento della barriera immunitaria cutanea, migliorando l’integrità dell’epitelio e promuovendo la risposta immunitaria innata e adattativa a livello della cute.
Applicazioni cliniche e in medicina estetica
L’impiego della vitamina A e dei suoi derivati trova ampio spazio nella pratica dermatologica e nella medicina estetica, sia in ambito terapeutico che cosmetologico. Le modalità di somministrazione includono l’uso topico, orale e, in contesti selezionati, combinato, a seconda della patologia, della gravità clinica e del fototipo cutaneo del paziente.
- Trattamento dell’ acne vulgaris
I retinoidi topici rappresentano una delle prime linee terapeutiche per l’acne comedonica e infiammatoria. Agiscono riducendo la coesione dei cheratinociti nel follicolo pilifero, normalizzando la cheratinizzazione e limitando l’occlusione dei pori. Inoltre, possiedono effetti antinfiammatori diretti. L’acido retinoico (tretinoina), l’adapalene e il tazarotene sono tra i più utilizzati, mentre la terapia sistemica con isotretinoina è riservata ai casi severi o resistenti, grazie alla sua efficacia nel ridurre la produzione di sebo, l’infiammazione e la colonizzazione batterica da Cutibacterium acnes.
- Trattamento del photoaging
I retinoidi topici, in particolare l’acido retinoico, sono considerati il gold standard per la gestione dell’invecchiamento cutaneo indotto dai raggi ultravioletti. Migliorano la texture della pelle, riducono le rughe sottili, attenuano le iperpigmentazioni e stimolano la produzione di nuovo collagene dermico. Vengono spesso inseriti in protocolli di medicina estetica integrati, associati a peeling chimici, trattamenti laser o biorivitalizzazione.
- Dermatiti e disordini della cheratinizzazione
Patologie come psoriasi, ittiosi, cheratosi attinica e discheratosi congenite possono beneficiare dell’impiego sistemico di retinoidi di seconda generazione, come l’acitretina. Questi farmaci modulano la proliferazione epidermica e riducono l’iperplasia dei cheratinociti, migliorando l’aspetto clinico delle lesioni e riducendo il numero di recidive.
- Trattamenti ad uso cosmetico e domiciliare
L’uso cosmetologico dei retinoidi, in concentrazioni più basse rispetto all’ambito terapeutico, è diffuso nei prodotti domiciliari anti-aging, come sieri e creme a base di retinolo o retinaldeide. Tali formulazioni promuovono il rinnovamento epidermico, migliorano l’uniformità del colorito e potenziano la luminosità cutanea, rappresentando una strategia consolidata nella skincare avanzata.
- Supplementazione orale nei casi di carenza
In caso di carenza documentata di vitamina A – spesso secondaria a malassorbimento, dieta inadeguata o epatopatie – può essere indicata l’integrazione sistemica con retinolo o β-carotene. In ambito estetico, questa modalità viene occasionalmente utilizzata come supporto nutrizionale nei protocolli per il miglioramento della qualità cutanea.
Effetti collaterali e controindicazioni
Nonostante la comprovata efficacia terapeutica, l’impiego della vitamina A e dei suoi derivati, in particolare i retinoidi, richiede una valutazione attenta del profilo di sicurezza, poiché può associarsi a effetti avversi cutanei e sistemici, talvolta significativi. La severità di tali effetti è generalmente dose-dipendente e varia in base alla via di somministrazione (topica o sistemica), alla durata del trattamento e alla sensibilità individuale del paziente.
- Effetti collaterali cutanei (uso topico)
L’applicazione topica di retinoidi è frequentemente associata a fenomeni irritativi, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento. I sintomi più comuni includono:
- Eritema
- Desquamazione
- Secchezza cutanea
- Sensazione di bruciore o prurito
- Fotosensibilità, con aumentata suscettibilità alle radiazioni UV
Queste reazioni possono essere mitigate mediante un approccio graduale (“retinization”), l’utilizzo di veicolanti emollienti e l’associazione obbligatoria con filtri solari ad ampio spettro.
- Effetti sistemici (uso orale)
I retinoidi orali, come isotretinoina e acitretina, pur essendo altamente efficaci, comportano un rischio maggiore di effetti avversi sistemici, tra cui:
- Cefalea e sintomi pseudotumorali (in particolare nei giovani)
- Secchezza delle mucose (cheilite, epistassi)
- Alterazioni del profilo lipidico (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia)
- Aumento delle transaminasi
- Mialgie e artralgie
- Disturbi dell’umore, sebbene il nesso causale non sia stato definitivamente confermato
- Teratogenicità
Uno degli aspetti più critici è l’effetto teratogeno dei retinoidi sistemici, ben documentato in letteratura. L’esposizione in gravidanza può causare gravi malformazioni fetali a carico del sistema nervoso centrale, cuore, cranio e timo.
Per questo motivo, l’uso di isotretinoina o acitretina è assolutamente controindicato nelle donne in età fertile che non adottino un metodo contraccettivo efficace. Nei protocolli clinici è previsto un programma di gestione del rischio teratogeno (es. iPLEDGE negli Stati Uniti), con test di gravidanza regolari e counselling farmacologico.
- Controindicazioni principali
- Gravidanza e allattamento (per i retinoidi sistemici)
- Patologie epatiche attive o dislipidemie non controllate
- Ipersensibilità nota ai retinoidi
- Interazione con altri farmaci epatotossici o fotosensibilizzanti
Fonti:
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- Shapiro, Stanley S., and Claude Saliou. “Role of vitamins in skin care.” Nutrition 17.10 (2001): 839-844.
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