Filler al collagene, come agiscono?
Autore: Redazione
I filler al collagene sono sempre più utilizzati e stanno cambiando il concetto stesso di filler. Utilizzato marginalmente fino a poco tempo fa, il collagene sta rapidamente prendendo piede sostituendo i filler tradizionali. Il merito è delle varianti di collagene prive di effetti collaterali, come il collagene ricombinante, e maggiormente efficaci per gli inestetismi della pelle.
COSA SONO I FILLER AL COLLAGENE – I filler al collagene sono soluzioni iniettabili che hanno come scopo la volumizzazione, l’idratazione e la rigenerazione della cute. Tali caratteristiche sono ideali per il trattamento delle rughe, delle cicatrici, e dei segni dell’ invecchiamento nel loro complesso.
I filler al collagene presentano solitamente altre sostanze al proprio interno per favorirne l’assorbimento, la durata e l’efficacia. La sostanza che viene utilizzata, comunemente, insieme al collagene è l’acido ialuronico. Inoltre, è importante distinguere le diverse tipologie di collagene utilizzate nei filler poiché offrono risultati differenti tra loro. Il più comune è il collagene bovino che, tuttavia, comporta rischi di allergia, possibili contaminazioni e risvolti di tipo etico. Stessa questione per il collagene suino. Una prima soluzione a questi problemi è rappresentata dal collagene marino idrolizzato.
Un radicale stravolgimento del ruolo del collagene nei filler, però, arriva con il collagene ricombinante. Quest’ultimo è il prodotto della ricerca, privo di rischi di allergie e contaminazioni e maggiormente efficace da un punto di vista molecolare. La sua struttura, priva di due delle tre eliche tipiche del tropocollagene, permette una maggiore e più efficace stimolazione dei tessuti, con risultati estetici migliori, naturali e duraturi nel tempo.
Sebbene i filler al collagene siano filler temporanei, le proprietà riempitive sono sostituite nel tempo con la rigenerazione tissutale con il risultato di garantire una maggiore durata nel tempo.
COME AGISCONO I FILLER AL COLLAGENE – Il ruolo originario dei filler era quello di “riempire” ovvero correggere cedimenti cutanei responsabili delle rughe o di esiti cicatriziali, e attenuare il rilassamento della cute promuovendo un soft-lifting. Oggi il ruolo dei filler è cambiato, integrando alle caratteristiche originarie la capacità di migliorare la condizione dei tessuti, favorendo l’idratazione, il metabolismo dei fibroblasti e la sintesi di nuovo collagene ed elastina. Le nuove tecniche seguono l’indirizzo impresso al nuovo corso della medicina estetica che punta alla biorivitalizzazione e non ad un mero risultato estetico temporaneo e “cosmetico”.
I filler al collagene sono indicati per:
- Rimodellamento delle linee di espressione
- Ridefinizione dei volumi
- Soft-lifting
- Cronoaging e photoaging
- Esiti cicatriziali
MIGLIORI FILLER AL COLLAGENE – Il collagene è ricavato da diverse fonti, principalmente animali, e viene proposto nei filler attraverso numerose formule soluzioni. A prescindere dalle tipologie, generalmente è affiancato all’acido ialuronico, componente fondamentale della matrice extracellulare e indispensabile per il corretto equilibrio idrico dei tessuti.
Filler al collagene ricombinante
I filler al collagene ricombinate favoriscono un supporto strutturale nelle settimane successive al trattamento e, intanto, si adoperano per migliorare l’idratazione della cute, spingendo ad una vera e propria rigenerazione cutanea. Stimolano i fibroblasti alla sintesi di nuovo collagene e alla riparazione tissutale. L’acido ialuronico, come detto in precedenza, funge da modulatore dell’idratazione cutanea mantenendo il perfetto equilibrio della matrice extracellulare.
Un terzo componente fondamentale è la carbossimetilcellulosa un polisaccaride idrosolubile di origine vegetale che garantisce una certa viscosità al filler e stabilità nel tempo. La ragione del lento riassorbimento di questa sostanza è la mancanza dell’enzima cellulasi nell’uomo, ciononostante la carbossimetilcellulosa è sicura per la salute e totalmente biocompatibile. Questo mix di sostanze, inoltre, non ha bisogno di test per verificarne eventuali reazioni allergiche.
Filler al collagene bovino
Questa tipologia di collagene è la più diffusa nel campo della medicina estetica. I suoi primi impieghi risalgono agli anni ’70 e la sua diffusione è dovuta principalmente alla sua facile reperibilità. Nel tempo sono state riscontrate problematiche relative alle reazioni allergiche, alla possibilità di contaminazioni e di tipo etico, soprattutto in alcuni paesi asiatici. Permette la creazione di strutture rigide composte da fibrille che riescono ad includere e preservare il collagene nativo. A seconda della tipologia del disturbo e dell’area trattata la sua durata varia dai 4 ai 9 mesi, prima del totale riassorbimento.
Filler al collagene suino
Scarsamente diffuso in Europa, il collagene suino garantisce risultati simili al collagene bovino ma con minori rischi riguardanti possibili allergie. Permane il rischio di contaminazione, oltre che limiti di tipo etico-religioso, che ne bloccano la diffusione. È molto efficace per il trattamento delle rughe nasolabiali attraverso una efficace funzione volumizzante.
Filler al collagene marino
Il collagene marino ha, prima di tutto, vantaggi sotto il profilo economico essendo più semplice da estrarre e con meno implicazioni di tipo etico. Commercializzato nella forma idrolizzata, permette un miglior assorbimento da parte dei tessuti e una efficace stimolazione del metabolismo cellulare grazie alla grande quantità di glicina contenuta. È principalmente collagene di tipo I.
Filler al collagene umano
I filler al collagene umano sono poco diffusi ed utilizzati, con maggiore efficacia, per il trattamento di rughe e cicatrici profonde. È coltivato e purificato in laboratorio ed estratto dal derma umano. Non ha bisogno di test per verificare possibili reazioni allergiche.
FONTI:
- Donald W. Buck II, Murad Alam, John Y.S. Kim, Injectable fillers for facial rejuvenation: a review. Journal of Plastic, Reconstructive & Aesthetic Surgery Vol. 62, n°1, January 2009, pp 11-18.
- Zhi Yuan (William) Lin et al, Intradermal fillers for minimally invasive treatment of facial aging, Plastic and Aesthetic Research, Special Issue, 2016.