A cura del Dott. Stefano Veneroso revisionato il 10/11/2022.
Entrata in sordina nel mondo della medicina estetica, la biostimolazione del viso si è affermata con la fama di “fonte dell’eterna giovinezza”. La richiesta di trattamenti di biostimolazione è in continuo aumento, a testimonianza dell’efficacia del trattamento.
La biostimolazione viso è una tecnica di medicina estetica finalizzata al trattamento dell’ invecchiamento cutaneo e dei principali inestetismi della pelle. L’azione del trattamento è la stimolazione delle attività fisiologiche del derma e dell’epidermide mediante iniezioni intradermiche di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. In sintesi, questo procedimento permette alle cellule di rinnovarsi costantemente e con maggiore velocità attraverso la stimolazione diretta dei fibroblasti. Quest’ultimi sono fondamentali per la sintesi di collagene ed elastina, due componenti che negli anni tendono a degradarsi e diminuire, con importanti effetti negativi sugli inestetismi della pelle.
La biostimolazione è un procedimento non chirurgico e scarsamente invasivo che può essere eseguito ambulatorialmente, senza la necessità di ricorrere ad anestetici. In alcuni casi, il medico può decidere di applicare anestetici ad uso topico ovvero applicando una crema anestetica sul sito del trattamento. Le iniezioni intradermiche sono dirette al sito da trattare ovvero alla porzione di cute che presenta rughe ed altri segni dell’aging. La principale sostanza utilizzata è l’acido ialuronico in combinazione con vitamine e aminoacidi.
“La biostimolazione viso è finalizzata al trattamento dell’invecchiamento cutaneo e dei principali inestetismi della pelle”
Negli ultimi anni, è aumentato l’uso di collagene ricombinante nonché di fattori di crescita ed estratti placentari. Queste soluzioni consentono di ottenere risultati estetici rilevanti, in modo rapido e con un grado qualitativo molto elevato. La maggior parte di queste soluzioni permette la stimolazione dei fibroblasti a produrre neocollagene, promuovendo una rigenerazione generale dei tessuti. Il collagene ricombinante, essendo una struttura a singola elica, stimola queste dinamiche attraverso la sua alta capacità di effettuare legami con molecole d’acqua, favorendo l’idratazione dei tessuti. Grazie alla sua struttura, inoltre, favorisce un continuo processo di rigenerazione tissutale.
La biostimolazione è un procedimento effettuato mediante con iniezioni intradermiche di varie sostanze allo scopo di incentivare il rinnovamento cellulare nel derma e nell’epidermide. Altre tecniche di biostimolazione sono riconducibili all’azione di laser o radiofrequenza direttamente sui tessuti sfruttando l’effetto del calore sul metabolismo cellulare. Nello specifico, queste soluzioni sono maggiormente indicate per il trattamento di inestetismi del corpo e per il trattamento di ampie superfici cutanee.
La biostimolazione con collagene ricombinante ha preso piede nel corso dell’ultimo decennio, con risultati decisamente positivi. Il principio di fondo della tecnica è quello di iniettare a livello del derma collagene ricombinate ovvero una struttura di collageno ad una singola elica e dunque capace di formare numerosi legami con molecole d’acqua. L’altro aspetto centrale è legato a come questo collagene viene percepito dall’organismo, ovvero come collagene danneggiato che necessita di interventi di ristrutturazione da parte dei fibroblasti.
Oltre a questi importanti benefici, il collagene ricombinante non è dannoso per la salute e non è legato alla comparsa di allergie o altre forme di intolleranze. Inoltre, il collagene ricombinante esclude le implicazioni di tipo religioso o etico poiché non estratto da bovini o suini. Per le stesse ragioni, non espone a rischi di natura sanitaria a causa della possibile contaminazione del collagene estratto da bovini e suini malati.
La biostimolazione è un trattamento ambulatoriale che si esegue in 10/20 minuti, in funzione dell’area da trattare e dalla complessità dell’inestetismo. Le iniezioni intradermiche non sono invasive e dolorose e, generalmente, non sono accompagnate da anestesia. L’uso di anestetici per via topica è contemplato in rari casi ove necessario.
Il numero totale delle sedute da eseguire è variabile e correlato alla tipologia di disturbi e dell’area da trattare. In genere, sono richieste 3/4 sedute a distanza di 20/30 giorni l’una dall’altra. Al termine del ciclo possono essere eseguite sedute di mantenimento su base mensile o bimestrale in base alle valutazioni del medico estetico.
“Gli effetti della biostimolazione sono visibili già dalla prima seduta grazie all’azione idratante delle sostanze utilizzate che conferiscono nell’immediato nuova lucentezza alla cute”
La biorivitalizzazione non è un trattamento definivo poiché al termine dell’effetto benevolo delle sostanze iniettate la degradazione di collagene ed elastina, ed in genere tutti i processi legati all’invecchiamento, riprende. L’acido ialuronico, le vitamine, gli aminoacidi e gli antiossidanti utilizzati sono assorbiti dall’organismo in modo del tutto naturale e la produzione di nuove sostanze non è sufficiente a mantenere un sostanziale equilibrio. Gli effetti della biorivitalizzazione tendono a diminuire dopo 6 mesi dall’ultimo trattamento.
Gli effetti della biostimolazione sono visibili già dalla prima seduta grazie all’azione idratante delle sostanze utilizzate che conferiscono nell’immediato nuova lucentezza alla cute. Nel medio e nel lungo periodo, la stimolazione dei fibroblasti produce nuovo collagene ed elastina che aiutano la pelle a riacquistare elasticità e tono. Utilizzata, inoltre, come dermofiller, la biostimolazione può essere impiegata per riempire le rughe e svolgere, contemporaneamente, un effetto rigenerante. In sintesi, la biostimolazione ringiovanisce i tessuti in modo naturale e senza alcun effetto collaterale o rischio di allergia.
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