Collagene ed acido ialuronico

15 Giugno 2022 1
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A cura della Redazione revisionato il 10/11/2022.

Collagene ed acido ialuronico rappresentano gran parte del tessuto connettivo. L’importanza di queste sostanze si avverte con l’invecchiamento cutaneo causato dalla perdita o dalla degradazione di entrambi.

Il ruolo del collagene

 Il collagene è il protagonista indiscusso, insieme all’acido ialuronico, della medicina estetica nel nuovo millennio. In molti, pensano che queste sostanze siano “esterne” all’organismo e che la loro assunzione aiuti a rimanere giovani e belle. In verità, acido ialuronico e collagene sono presenti nel nostro organismo ed in quello di tutte le specie animali, svolgendo, entrambi, un ruolo centrale nel tessuto connettivo

Sebbene l’acido ialuronico e  il collagene siano commercializzati sotto diverse forme e da diverse derivazioni, sono già presenti nell’organismo all’interno dei tessuti. Il collagene è la struttura portante nei tessuti; l’impalcatura che sorregge tutte le altre e le lega insieme permettendo di creare una rete di sostegno in cui tutte le componenti interagiscono attraverso le loro peculiarità. È, inoltre, la principale proteina negli animali e si presenta attraverso diverse tipologie.

L’acido ialuronico svolge svariati ruoli sebbene il più importante sia rappresentato dalla capacita di mantenere la pelle idratata aiutando le cellule a sintetizzare tutte quelle sostanze fondamentali per il mantenimento di elasticità, morbidezza e idratazione.

Perchè il collagene diminuisce?

Ogni organismo vivente nel corso del tempo invecchia attraverso processi fisiologici naturali e ben visibili. L’ invecchiamento cutaneo è, di certo, il fenomeno più evidente e importante che accompagna l’incedere degli anni e durante il quale la quantità e la qualità del collagene diminuisce drasticamente. Dopo i 25 anni, difatti, la produzione di collagene da parte dei tessuti comincia a diminuire e il collagene presenti inizia ad andare incontro a degradazione. Questo meccanismo si intensifica negli anni o a causa di agenti come i raggi solari, agenti chimici o uno stile di vita non sano.

Un ulteriore fattore da prendere in considerazione è il cosiddetto stress ossidativo. Il fenomeno si genera, in parole povere, dallo squilibrio tra sostanze antiossidanti e sostanze ossidanti. Sono i famosi radicali liberi, strutture chimiche con elettrone spaiato ed alta reattività con l’ossigeno possono arrivare a incidere pesantemente sulla salute dei tessuti.

L’ importanza dell’acido ialuronico

 L’acido ialuronico svolge numerosi ruoli nei tessuti; il più importante è quello legato all’idratazione cutanea ma non vanno dimenticate le proprietà cicatriziali ed antinfiammatorie nonché il ruolo di protezione da virus e batteri. Come accade per il collagene, anche l’acido ialuronico va incontro a diminuzione tanto da essere integrato attraverso numerosi prodotti che possono aiutare a contenere l’avanzamento dell’invecchiamento cutaneo.

“Il collagene diminuisce nell’organismo nell’ordine dell’1% all’anno; tuttavia, lo stress, la scarsa idratazione e le cattive abitudine alimentari possono incidere pesantemente sulla perdita e la degradazione del collagene.

Come integrare l’acido ialuronico?

La principale applicazione dell’acido ialuronico è nella medicina estetica che ne sfrutta le proprietà per curare una lunga serie di inestetismi derivanti dall’invecchiamento cutaneo. Un classico esempio di questa applicazione è il filler all’acido ialuronico, una soluzione che prevede l’iniezione di acido ialuronico per riempire rughe o per modificare labbra, naso, guance ed altre zone del corpo, soprattutto sul viso. Infiltrazioni di acido ialuronico sono, altresì, impiegate per trattare i processi infiammatori nelle malattie degenerative articolari.

A causa dell’alto peso molecolare, e altri effetti avversi dei processi digestivi sull’AI, l’integrazione dell’acido ialuronico non è stata facile in passato. Oggigiorno, grazie alla tecnologia del DNA ricombinante, possono essere prodotte tipologie  maggiormente efficienti e meno complesse da integrare nei tessuti. Quest’ultima tecnologia, ovvero il DNA ricombinante, ha consentito, inoltre, di modificare il processo di produzione dell’acido ialuronico dalle creste di gallo alla produzione batterica, con un minore impatto di tipo etico e maggiore produzione di qualità differenti di AI.

L’acido ialuronico può essere integrato:

  • Creme, maschere e sieri
  • Integratori e dieta alimentare
  • Iniezioni (filler o altra tecnica affine)

Aumentare il collagene

Il collagene diminuisce nell’organismo nell’ordine dell’1% all’anno; tuttavia, lo stress, la scarsa idratazione e le cattive abitudine alimentari possono incidere pesantemente sulla perdita di collagene. Come per l’acido ialuronico, sono presenti in commercio numerose soluzioni che promettono miracoli ma anche in questo caso l’integrazione nei tessuti non è affatto immediata e rapida. La struttura del collagene non permette un assorbimento efficace sia attraverso gli integratori che attraverso creme ed altri unguenti. 

In passato il collagene veniva estratto principalmente dal tessuto connettivo, dalle ossa e dalla pelle dei bovini, in misura maggiore, e di altre specie di mammiferi. Negli ultimi anni ha avuto un enorme espansione la produzione di collagene marino estratto da tessuti di specie marine. Questa soluzione ha permesso di aggirare problematiche di tipo etico e religioso.

Soluzioni efficaci sono rappresentate da gel iniettabili a base di acido ialuronico e collagene ricombinante capaci di creare un numero di legami maggiori (ad esempio con l’acqua) e migliorare il metabolismo cellulare e, dunque, elasticità e tono cutaneo.

 

 

FONTI:

  • Maninder Ahuja. Menopause-Skin & Collagen And Role of MHT. Journal of SAFOMS. 2014;2(2):0-0.
  • Alessandro Poidomani et al, Biostimolazione: stato dell’arte, EMC – Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei, Vol.7, Issue 1, pp 1-12, 2010.
  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.

 

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