Il collagene aiuta contro le rughe?
A cura della Dott.ssa Michela Piludu revisionato il 10/11/2022.
Il collagene è uno dei principali attori capaci di contrastare l’invecchiamento cutaneo. Il suo contributo può aiutare ad eliminare le rughe ma la sua produzione cala nel tempo sia qualitativamente che quantitativamente.
Capire cosa è utile o meno per il benessere della propria pelle non è affatto semplice. Ogni giorno, decine di messaggi pubblicitari ci presentano composti a base di collagene o acido ialuronico e promettono la fonte dell’eterna giovinezza. Sull’efficacia o meno di questi prodotti si potrebbe discutere a lungo ciononostante è sufficiente soffermarsi sul ruolo del collagene sulle rughe e, in generale, sui reali benefici sulla pelle.
Perché è così importante per la pelle?
Il collagene è la principale proteina dell’organismo umano. Un quarto di tutte le proteine del corpo è rappresentato dalle diverse tipologie di collagene che costituiscono, inoltre, circa il 6/7% del peso totale di un individuo. Il suo ruolo nei tessuti è fondamentale per il tono, la compattezza e la resistenza alla trazione. In termini semplicistici si può sostenere che il collagene sia la struttura portante della nostra pelle.
Le fibre collagene vengono sintetizzate dai fibroblasti, cellule del tessuto connettivo fondamentali in numerosi processi fisiologici, compresa la riparazione tissutale indispensabile, oltre che nella cicatrizzazione, nel ciclo di rivitalizzazione della pelle. La loro struttura appare in lunghe fibre che costituiscono l’impalcatura del derma insieme ad acido ialuronico ed elastina. Come in un fondo stradale, le fibre di collagene sostengono lo strato superficiale della pelle, l’epidermide, in modo uniforme e preservandone la compattezza.
Invecchiamento e diminuzione del collagene
Quando le strutture del collagene iniziano a deteriorarsi e diminuire numericamente, non sono più in grado di sostenere efficacemente la pelle. Per tale ragione sulla superfice cutanea iniziano a formarsi inestetismi di vario genere, come ad esempio le rughe. Il deterioramento delle fibre collagene e la sua diminuzione nei tessuti sono dovuti principalmente al normale invecchiamento e la diminuzione dei fibroblasti deputati a sintetizzare nuove fibre collagene. Questa condizione può essere aggravata, inoltre da alcuni fattori come l’esposizione alla luce solare o a particolari agenti, le abitudini quotidiane e fattori genetici ed ormonali.
Il naturale processo di invecchiamento non è semplice da bloccare. È possibile rallentare gli effetti dall’aging e ridare respiro ai tessuti, riattivando alcuni meccanismi fondamentali per la salute e la bellezza della pelle. Innanzitutto l’assunzione di collagene come integratore o per uso topico non fornisce un effetto importante sulla pelle. In primis, perché la metabolizzazione del collagene non è affatto semplice per l’organismo e, a meno che non ci siano carenze strutturali, il collagene degli integratori non ha effetti concreti.
Anche l’applicazione topica non riesce a dare risultati tali da migliorare i processi dell’invecchiamento cutaneo. Diversa è l’azione diretta di alcuni trattamenti e tecniche sui fibroblasti; il modo più veloce e sicuro per aumentare la presenza di collagene nei tessuti.
Come aumentare il collagene
La strada migliore per aumentare il collagene nei tessuti è indurre i fibroblasti a produrne. La salute dei fibroblasti è fondamentale per la sintetizzazione di collagene, elastina ed altri importanti elementi che rendono funzionali i tessuti. L’unica altra alternativa è cercare di preservare il collagene esistente. Alcune sostanze, come ad esempio gli zuccheri, possono degradare pesantemente le fibre del collagene rendendolo inutile per il sostegno dei tessuti.
Dunque, oltre ad una dieta sana ed equilibrata, utile per la salute di tutti i tessuti, la produzione di neocollagene deve essere affidata a trattamenti di medicina estetica funzionali in tale senso. La biostimolazione dei tessuti è una delle tecniche migliori e permette di raggiungere risultati ottimali in breve tempo.
La biostimolazione prevede l’introduzione, tramite microiniezioni, nel tessuto sottocutaneo di acido ialuronico, vitamine e aminoacidi con l’obiettivo di fornire ai fibroblasti e alle strutture cutanee gli strumenti necessari per aumentare i naturali processi fisiologici. L’acido ialuronico, sopra tutti, è in grado aiutare migliorare l’idratazione dei tessuti e creare quelle condizioni ideali per la proliferazione, il funzionamento e la migrazione dei fibroblasti. In questo modo, queste particolari cellule possono svolgere il proprio ruolo aumentando sia qualitativamente che quantitativamente collagene ed elastina.
Sulla condizione dei fibroblasti possono agire anche altri trattamenti di medicina estetica. La carbossiterapia e l’ossigeno-ozonoterapia, ad esempio, aiutano a migliorare l’ossigenazione dei tessuti stimolando una risposta diretta dei fibroblasti. Anche laserterapia e radiofrequenza possono migliorare il metabolismo dei tessuti tuttavia la biostimolazione consente di raggiungere risultati maggiormente duraturi nel tempo.
In definitiva, la maggior parte dei prodotti proposti non sono in grado di stimolare la produzione di nuovo collagene. Creme ed altri preparati ad uso topico devono essere concepiti per poter penetrare nei tessuti in modo efficace, aspetto non semplice per le peculiarità chimiche del collagene e dell’acido ialuronico. La stimolazione dei tessuti consente di riattivare una produzione naturale agendo progressivamente su quegli inestetismi come rughe, lassità e macchie cutanee che rappresentano i principali segno dell’invecchiamento cutaneo.
Fonti:
- Ye-Seon Lim et al, Marine Collagen as A Promising Biomaterial for Biomedical Applications, Marine Drugs, Vol.17 Is.8, 2019.
- Daniela Coppola et al, Marine Collagen from Alternative and Sustainable Sources: Extraction, Processing and Applications, Marine Drugs, Vol.18 Is.4, 2020.
- Alessandro Poidomani et al, Biostimolazione: stato dell’arte, EMC – Cosmetologia Medica e Medicina degli Inestetismi Cutanei, Vol.7, Issue 1, pp 1-12, 2010.
- Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
- Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.
- Andrea Bovero, Dermocosmetologia. Dall’inestetismo al trattamento cosmetico, Tecniche Nuove, 2011.
- Filippo Calascibetta, Derivati ibridi dell’acido ialuronico per applicazioni biomediche e farmaceutiche, Università degli Studi di Palermo, 2009.